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Intimidazione mafiosa contro il presidente del Lecce: teste maiale davanti a casa e allo studio legale

La scoperta, sulla quale indaga la Digos, è avvenuta oggi, mentre l'avvocato Saverio Sticchi Damiani, patron della squadra pugliese, era in viaggio per il Trentino, dove la formazione si trova in ritiro precampionato a Folgaria

LECCE. Una doppia intimidazione in stile mafioso: due teste di maiale mozzate chiuse in buste e un bigliettino con insulti lasciati dinanzi al portone della casa e a quello dello studio legale del presidente dell'Unione sportiva Lecce, Saverio Sticchi Damiani, avvocato amministrativista molto noto in città. Entrambi i palazzi si trovano nel centro storico di Lecce, a poca distanza l'uno dall'altro.

Sul biglietto insulti scritti in dialetto leccese dal chiaro stampo intimidatorio.

Il legale, che proprio oggi è partito per il Trentino al fine di raggiungere a Folgaria la squadra di calcio in ritiro, che si prepara per il ritorno nel campionato di serie A, ha presentato formale denuncia, ma a quanto si sa sinora non ci sarebbero ipotesi prevalenti riguardo all'origine del gesto.

Sull'accaduto indaga la Digos che ha acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza delle aree vicine allo studio, che si trova nello storico palazzo Tamborrino, e all'abitazione che è vicina alla villa comunale. Si indaga negli ambiti di attività di Sticchi Damiani, personale, professionale e sportivo, anche se gli investigatori tendono a ritenere che l'ambito calcistico sia l'ipotesi meno probabile come movente dell'intimidazione al presidente della società giallorossa.

L'episodio ha suscitato indignazione trasversale nel mondo politico, sportivo, imprenditoriale e professionale locale. A cominciare dal club giallorosso che con "i soci, i dirigenti, i collaboratori, lo staff tecnico e i calciatori tutti", ha condannato "fermamente il vile gesto intimidatorio", esprimendo "la propria vicinanza e solidarietà al presidente, vero esempio di rettitudine e alta moralità in campo e fuori". Solidarietà, tra gli altri, anche dal sindaco di Lecce, Carlo Salvemini e dalla viceministra delle Infrastrutture, Teresa Bellanova, che ha definito "raccapriccianti e fortemente inquietanti le minacce e l'avvertimento ai danni del presidente del Lecce Calcio". Solidarietà anche dal mondo dell'imprenditoria, con Confindustria, Confartigianato e Camera di Commercio di Lecce e dal mondo sindacale, con la Cgil.

Solidarietà anche dall'Università del Salento, con il rettore, Fabio Pollice, che "esprime a nome di tutta la comunità accademica piena vicinanza e solidarietà al professor Saverio Sticchi Damiani per le ignobili minacce ricevute". "L'Università del Salento - dice - è da sempre impegnata a promuovere la cultura della legalità, e per questo non può accettare che un proprio docente sia oggetto di gravissimi atti intimidatori come quelli destinati al collega".

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