Guerra / Il punto

Zelensky: a Mariupol personale di un convoglio umanitario sequestrato russi, in città 100 mila persone intrappolate

Si tratta degli autisti di undici autobus vuoti che si dirigevano verso la città assediata, per trarre in salvo gli ucraini in fuga

RUSSIA Quello che (forse) non sapete di Putin
LA SCHEDA Quello che (forse) non sapete di Zelensky

ROMA. "Dipendenti del servizio di emergenza statale e autisti di autobus sono stati fatti prigionieri" dalle forze russe: "Stiamo facendo di tutto per liberare la nostra gente e sbloccare il movimento di carichi umanitari".

Lo ha detto in un intervento su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi al sequestro da parte di Mosca del convoglio umanitario di 11 autobus vuoti che si dirigeva verso Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città, riporta il Guardian.

"Nonostante tutte le difficoltà, abbiamo salvato 7.026 persone da Mariupol. Domani continueremo questo importante lavoro", ha aggiunto. In precedenza la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk aveva detto che il convoglio era stato fermato a un posto di blocco russo vicino a Mangush, a circa 15 km a ovest di Mariupol, ed è stato portato in un luogo sconosciuto.

Intanto, i soldati del presidente Vladimir Putin - inclusi i separatisti del Donbass - sono entrati a Mariupol, riferisce una fonte della difesa americana sottolineando che "gli ucraini stanno lottando molto duramente per non far cadere la città" nelle mani di Mosca.

Si registra inoltre "attività navale russa nel Mar Nero, ma questo - secondo la stessa fonte - non significa che un attacco con mezzi anfibi contro Odessa sia imminente". In particolare, un video pubblicato su Telegram e geolocalizzato dalla Cnn, mostra il lancio di missili cruise da una nave situata al largo della costa della Crimea, appena a ovest della città di Sebastopoli, verso l'Ucraina. L'avanzata russa procede e il Pentagono conferma che le forze di Mosca hanno usato missili ipersonici "almeno in un'occasione", "contro un edificio e a una distanza ravvicinata".

Tuttavia, gli Usa confermano anche le difficoltà russe sul campo di battaglia: per la prima volta dall'inizio dell'invasione, infatti, la potenza di combattimento della Russia è scesa sotto al 90%, ha detto un funzionario della Difesa Usa spiegando che Mosca ha subito forti perdite "di munizioni e uomini". "Hanno investito molto in questa guerra e hanno ancora molte risorse - ha sottolineato il funzionario - ma ogni giorno vediamo che perdono aerei, carri armati, artiglieria, elicotteri, jet. Stanno anche perdendo molti uomini". Secondo il Pentagono, le forze ucraine stanno "riguadagnando terreno" nel sud dell'Ucraina, vicino Kherson. In un briefing con la stampa il portavoce della Difesa americana, John Kirby, ha parlato di segnali secondo cui l'Ucraina sta "contrattaccando" le forze russe.

"Si stanno difendendo in modo molto intelligente, molto agile, molto creativo e da quello che vediamo stanno cercando di riguadagnare terreno nel sud, vicino Kherson", ha detto il portavoce del Pentagono.

Il presidente americano Joe Biden, da parte sua, rilancia l'allarme sulle armi biologiche e chimiche della Russia alla vigilia della sua partenza per l'Europa, mentre il Cremlino parla esplicitamente di armi nucleari nel caso in cui "l'esistenza stessa" della Russia fosse in pericolo. Zelensky conferma che i "difficili negoziati" con Mosca continuano, mentre - secondo quanto scrive il New York Times - annuncerà già domani nuove sanzioni a oltre 300 membri della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo. L'occasione sarà la sua visita a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato, all'incontro con i leader del G7 e al Consiglio europeo sull'Ucraina: e le sanzioni saranno annunciate in coordinamento con l'Unione Europea e i leader del G7.

 

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