Guerra / Kiev

Il presidente ucraino Zelensky si appella ai cittadini russi: "Aiutateci a fermare la guerra, a soffrirne sono sempre le persone"

"Vi hanno detto che odiamo la cultura russa. Ma come si può odiare una cultura? I vicini si arricchiscono sempre a vicenda. Ascoltate la voce della ragione. Il popolo ucraino vuole la pace". Il video del numero uno di Kiev diventa subito virale nei social.

ROMA. Sta facendo il giro dei social il drammatico appello che stanotte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto direttamente ai cittadini russi, in lingua russa, poco prima dell'attacco.

Poco fa, verso le 10.30 ora italiana, un nuovo appello è stato rivolto direttamente dal presidente ucraino ai cittadini della Russia affinché si esprimano contro l'orrore della guerra.

Zelensky fa appello, insomma, a quella società civile russa nella quale, in realtà, non mancano le posizioni contrarie all'uso della forza e ancor più a un conflitto militare, fra l'altro, dal quale deriveranno pesanti sanzioni economiche.

Il presidente ucraino si è rivolto anche ai propri concittadini che hanno amici o aprenti oltre confine: li ha invitati a parlare con loro per sollecitarli a opposrsi alla guerra.

La guerra, ha ribadito, che alla fine avviene sempre sulla pelle delle persone.

Stamattina Zelensky ha anche annunciato che l'Ucraina rompe le relazioni diplomatiche con la Russia.

Il presidente ucraino ha lanciato un appello affinchè i cittadini ucraini donino il sangue, "ne hanno bisogno militari feriti", ha detto. Si è rivolto anche ai datori di lavoro, chiedendo loro di prendersi cura dei dipendenti, di assicurare che le forniture non siano interrotte.

Le esplosioni, gli ucraini in fuga da Kiev, i carri armati, le proteste: le immagini della guerra in Ucraina

Sono un colpo al cuore le prime immagini arrivate da Kiev e dai luoghi del conflitto dopo l'attacco dell'esercito russo in Ucraina: carri armati in azione, case distrutte, civili in fuga e in coda davanti a supermercati e farmacie (foto Ansa / Epa)

Ecco il testo integrale del discorso tenuto invece nella notte. "Oggi ho cercato di chiamare a telefono il presidente della Federazione Russa.

Il risultato è stato il silenzio, anche se il silenzio dovrebbe essere nel Donbass. Di conseguenza voglio rivolgermi a tutti voi, cittadini russi.

Siamo separati da oltre 2000 km di confini reciproci, lungo i quali si trovano 200.000 dei vostri soldati e 1.000 veicoli blindati. La vostra leadership ha approvato il loro avanzamento nel territorio di un altro paese.

Questa decisione potrebbe rappresentare l'inizio di una grande guerra.

La causa potrebbe sorgere in qualsiasi momento, qualsiasi provocazione, qualsiasi scintilla, una sola e potrebbe bruciare tutto. Si dice che questa fiamma libererà il popolo ucraino, ma il gli ucraini sono già liberi. Vi hanno detto che siamo nazisti, ma come fa un popolo a essere nazista quando ha perso oltre 8 milioni di vite nella vittoria contro il nazismo?

Come posso essere io accusato di essere un nazista? Chiedetelo a mio nonno che ha combattuto tutta la Seconda guerra mondiale nella fanteria dell'Armata Rossa ed è morto con i gradi di colonnello dell'Ucraina indipendente.

Vi hanno detto che odiamo la cultura russa.

Ma come si può odiare una cultura? I vicini si arricchiscono sempre a vicenda culturalmente, tuttavia questo non li rende un tutt'uno, non ci si dissolve in un altro.

Siamo diversi, ma questo non è un motivo per essere nemici.

Ascoltate la voce della ragione. Il popolo ucraino vuole la pace, le autorità ucraine vogliono la pace, la vogliono e stanno facendo tutto il possibile per essa. Non abbiamo bisogno della guerra ma se veniamo attaccati, se qualcuno tenta di portarci via la nostra terra, la nostra libertà, le nostre vite, la vita dei nostri figli, ci difenderemo.

Non attaccheremo, ma ci difenderemo.

Attaccando, vedrete i nostri volti, non le nostre spalle, ma i nostri volti. La guerra toglierà di mezzo le garanzie di tutti. Nessuno avrà più garanzie di sicurezza. Chi ne soffrirà di più? Le persone. Chi lo desidera di meno? Le persone.

Chi non può permettere che ciò accada? Le persone.

Ci sono queste persone tra voi, ne sono sicuro.

Guerra significa dolore, fango, sangue e la morte di migliaia - decine di migliaia di morti. Vi è stato detto che l'Ucraina è una minaccia per la Russia. Non era in passato, non è ora e non sarà in futuro".

"So che questo mio discorso non verrà trasmesso alla tv russa, ma il popolo russo ha bisogno di vederlo. Hanno bisogno di sapere la verità. La verità è che tutto questo deve essere fermato prima che sia troppo tardi, e se la leadership russa non vuole sedersi a un tavolo per la pace con noi, allora forse si siederà a un tavolo con voi. I russi vogliono la guerra? Mi piacerebbe molto rispondere a questa domanda. Ma la risposta dipende solo da voi, i cittadini della Federazione Russa".

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