Maltempo / L'allarme

La tempesta Eunice fa paura nell'Europa nord-occidentale: i venti sfiorano i 200 km/h. Ferrovie chiuse, voli cancellati

L'allerta è scatatta inizialmente in Gran Bretagna e Irlanda (dove c'è stata una vittima), poi si è estesa a Olanda, Belgio e Francia del nord: porti chiusi, treni sospesi, milioni di persone chiuse in casa

ROMA. Fa paura nell'Europa nordoccidentale la tempesta Eunice.

Allerta sia nel Regno Unito sia in Irlanda, nella Francia del nord, in Belgio e in Olanda.

Sono già in atto disagi nei trasporti, mentre milioni di persone sono rimaste in casa per precauzione.

Il Royal Netherlands Meteorological Institute ha annunciato che parte dei Paesi Bassi sarà in codice rosso all'avvicinarsi della tempesta.

Si prevedono raffiche di vento fino a 130 km/h.

Centinaia di voli sono stati cancellati a a Schiphol. Fermi i treni nel pomeriggio.

In Belgio è allerta arancione, a causa delle forti raffiche di vento il traffico su rotaia è stato sospeso in queste ore in una parte delle Fiandre, dove numerose scuole sono state chiuse.

Il tram della costa è stato fermato per l'intero percorso. Predisposte delle navette.

Conseguenze anche sul traffico aereo.

All'aeroporto di Bruxelles alcuni voli, per Manchester nel Regno Unito e Schiphol nei Paesi Bassi, sono stati cancellati.

Il porto di Zeebrugge ha sospeso momentaneamente le sue attività: le barche non possono più entrarvi e i camion non possono più circolare sulle banchine.

I treni regionali sono stati sospesi in tutta la regione Hauts de France, che ruota attorno alla città metropolitana di Lille, al confine con il Belgio.

Nella Repubblica d'Irlanda la prima vittima della tempesta Eunice, che si è abbattuta in queste ore sulle isole britanniche con raffiche attorno ai 150 chilometri all'ora e punte vicine ai 200.

Un uomo è morto nella contea di Wexford, a circa 130 chilometri da Dublino, dopo essere stato colpito da un albero sradicato dal vento.

Nel Regno Unito al momento si registrano invece solo alcuni feriti o contusi, fra le persone investite da detriti; nonché danni a edifici e strutture varie.

Prosegue inoltre il caos nei trasporti, con circa 400 voli cancellati nei soli aeroporti inglesi (il 20% del totale a Heathrow, il maggiore degli scali di Londra) e diversi altri costretti a subire ritardi o a manovre d'atterraggio mozzafiato ripetute.

E contraccolpi pure sul traffico ferroviario sull'isola, con i treni locali totalmente fermi in Galles per precauzione, e su quello stradale.

Mentre il porto di Dover, sulla Manica, ha sospeso le attività per alcune ore come misura cautelare.

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