Sicurezza / I dati

Polizia ferroviaria, lo scorso anno tre milioni e 600mila persone controllate in Italia: tutti i numeri

Lungo le fasce confinarie con l'Austria di Brennero e Tarvisio, complessivamente 6.909 stranieri di cui 289 rintracciati in posizione irregolare
 

ROMA. Tre milioni e seicento mila le persone controllate, con un aumento del 44% rispetto al 2020. 920 arrestati e 8.711 indagati: è questo il primissimo bilancio di fine anno dei controlli della Polizia ferroviaria, grazie anche al maggior impegno connesso all'attività "anti covid".

Numerosi anche i sequestri: 330 armi, 11 da fuoco, 242 da taglio e 77 improprie nonché circa 2,5 kg di cocaina, 7 kg di eroina e oltre 33 kg di hashish. Durante l'anno sono state impiegate 199.938 pattuglie in stazione e 32.985 a bordo treno. Sono stati presenziati complessivamente 68.199 convogli ferroviari.

Sono stati inoltre predisposti 12.231 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni. La riduzione delle presenze negli scali ferroviari, legata anche al Covid, ha determinato negli ultimi due anni un calo generalizzato dei principali fenomeni delittuosi.

In particolare, i furti nelle stazioni e sui treni, anche quest'anno confermano il trend in flessione (- 59% rispetto al 2020, con il passaggio da 4.572 a 1.851 eventi). Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 34 operazioni: 12 "Stazioni Sicure", finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 11"Rail Safe Day", finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 11"Oro Rosso", finalizzate al contrasto dei furti di rame e 3 "Action Week", finalizzate al potenziamento dei controlli, nel trasporto ferroviario di merci pericolose. 
 

In campo internazionale è proseguita l'attività di cooperazione con l'Associazione europea di polizie ferroviarie e dei trasporti RAILPOL, allo scopo di migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri attraverso il reciproco scambio di informazioni, la definizione di comuni strategie operative e la programmazione di azioni di controllo congiunte.

La Polizia ferroviaria ha inoltre partecipato alle 4 "Rail Action day" organizzate per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive. Sono continuati i servizi di vigilanza anche sui treni viaggiatori transfrontalieri in collaborazione con le polizie europee, in particolare di Austria e Germania, per prevenire attività illecite a carattere transnazionale, con particolare riferimento all'immigrazione clandestina.

Le attività, svolte sia in stazione che a bordo treno, progressivamente riprese a partire dal mese di giugno anche in forma congiunta dopo l'interruzione dovuta alle misure di contenimento attuate per l'emergenza pandemica, hanno permesso di controllare, lungo le fasce confinarie con l'Austria di Brennero e Tarvisio, complessivamente 6.909 stranieri di cui 289 rintracciati in posizione irregolare.

L'attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in 2.839 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 10.208 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 2.602 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale articolato dispositivo ha consentito il recupero di oltre 51 t del cosiddetto "oro rosso" di provenienza illecita, l'arresto di 24 persone e la denuncia di 91 soggetti.

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