Ambiente / Il summit

Clima, tensione fra polizia e manifestanti contro i politici: "Decisioni lente e inadeguate, solo a favore del business"

C'è stato anche qualche contatto con manganellate a margine dell'incontro dei giovani ecologisti che hanno elaborato le proposte da sottoporre al vertice "PreCOP26". A Milano oggi anche il premier Draghi, colloquio con Greta Thunberg e altre attiviste

MILANO

MILANO. Momenti di tensione tra forze dell'ordine e manifestanti davanti al Mico Milano Congressi: in un video si vede un momento di contatto con manganellate tra gli uomini delle forze dell'ordine e gli attivisti del clima.

I giovani stanno tentando da questa mattina di fermare gli accessi al Mico con tre diversi blocchi stradali, per contestare i politici che reputano responsabili dei ritardi di azioni risolutive sulla crisi ecologica.

Il presidente del consiglio, Mario Draghi, oggi è a Milano per intervenire alla sessione conclusiva dello "Youth4Climate: Driving Ambition".

In programma questa mattina anche un incontro del premier con le attiviste ambientali Greta Thunberg, Vanessa Nakate e Martina Comparelli.

I giovani riuniti a Milano sottoporranno le loro proposte al vertice sull’agenda climatica Pre-COP26 (30 settembre – 2 ottobre 2021) che nel capoluogo lombardo prepara il terreno per il summit di Glasgow (1-12 novembre 2021).

"Milano blocca chi devasta il pianeta", hanno scritto su uno striscione posato sull'asfalto i ragazzi della Climate Justice Platform, che questa mattina si sono posizionati in alcune delle vie di accesso al Mico per tentare di bloccare l'arrivo alla Pre-cop.

I ragazzi dicono che uno dei loro blocchi è stato caricato dalla polizia, mentre dalla questura spiegano che i giovani si volevano incatenare ai tubi Innocenti e sono stati spostati da dove non potevano stare.  

"I leader globali, rinchiusi nei palazzi blindati della Precop che si sta per svolgendo qui a Milano, stanno discutendo in maniera troppo lenta e poco incisiva, su conversione energetica e clima" scrivono sui social i ragazzi del Lume, laboratorio universitario metropolitano, spiegando quella che chiamano 'ostruzione a Draghi', vale a dire i motivi dietro ai blocchi stradali attuati stamattina intorno al Mico.

"Si tratta di risoluzioni - scrivono gli universitari - che indicano l'impresa privata come motore principale del cambiamento, una narrazione che vuol dire privatizzare i profitti e scaricare su di noi i costi.

L'ultimo smacco alla maggioranza della popolazione riguarda i pesantissimi rincari di gas e luce spacciati come una "inevitabile conseguenza della costosa transizione energetica. Noi non ci stiamo, è inaccettabile che chi lavora paghi i profitti dei giganti dell'energia", concludono.

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