Dramma / Il caso

Bimbo di tre anni precipita dal balcone e muore, dopo i rilievi la Polizia blocca un uomo, indagato per omicidio

La tragedia ieri nel centro di Napoli: inquirenti insospettiti dal fatto che sul poggiolo non c’erano sedie né appigli, difficile che un bambino si potesse arrampicare sulla ringhiera

NAPOLI. La Polizia di Stato ha eseguito oggi un provvedimento di fermo della Procura di Napoli nei confronti di un uomo di 38 anni, Mariano Cannio, ritenuto gravemente indiziato dell'omicidio del piccolo Samuele avvenuto ieri in via Foria. Si tratta di un collaboratore domestico, molto conosciuto nella zona, dove abita.

Il provvedimento è sottoposto al giudizio di convalida del giudice. Finora era prevalsa l'ipotesi dell'incidente con la caduta dal balcone del piccolo di tre anni.

La tragedia si è consumata ieri in una manciata di minuti. Un bimbo, di appena tre anni, era sul balcone della sua abitazione di un antico edificio che affaccia su via Foria, a Napoli.

Inizialmente si pensava che si fosse arrampicato sulla ringhiera dell'appartamento al terzo piano dove viveva con i genitori. Per lui, dopo un volo di quindicina di metri, non c'è stato nulla da fare. Trasferito al vicino ospedale "Vecchio Pellegrini", i medici, infatti, non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso. Il fatto è accaduto poco prima delle 13. Il piccolo era in casa con la mamma, incinta all'ottavo mese. L'esatta dinamica dell'incidente ha destato però interrogativi da parte degli investigatori che nel pomeriggio hanno sentito i genitori del piccolo, nato nel 2017 e primo figlio della coppia.

Sull'ampia balconata non c'erano infatti sedie o altri appigli. I soccorsi, allertati da alcuni esercenti, sono stati immediati ma le condizioni del bimbo sono apparse subito disperate. Sul posto sono giunti gli uomini della polizia ed una ambulanza del "118" che, scortata dagli agenti motociclisti, si è diretta a tutta velocità verso il "Vecchio Pellegrini", dove poi si sono recati anche diversi familiari.

Per ore i poliziotti della scientifica, dopo aver transennato l'intera zona, hanno eseguito i rilievi del caso. Una tragedia che ha lasciato sgomento l'intero quartiere, uno dei più affollati della città di Napoli e dove hanno sede, nell'antica caserma Garibaldi, gli uffici del giudice di pace. Il papà e la mamma del piccolo sono conosciuti perché appartengono a famiglie di commercianti che da tantissimi anni operano in zona. In molti si sono stretti intorno alla famiglia e fino a tarda sera, come in un mesto pellegrinaggio, sul posto sono giunte numerose persone.

Alcuni mazzi di fiori bianchi sono stati deposti dinanzi al palazzo. C'è chi passando sull'ampio marciapiedi non è riuscito a trattenere le lacrime e ha recitato una preghiera. "Ho visto sfrecciare tante auto della polizia ma mai avrei immaginato che fosse accaduta una tragedia del genere. Penso al dolore della mamma. Spero tanto che abbia tanta forza", dice commossa un'anziana donna che quando è accaduto il fatto era nei pressi di un'agenzia bancaria di via Foria. 

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