Covid / Il governo

Dal 15 ottobre green pass obbligatorio per i lavoratori. Fino a 1.500 euro per chi non l’avrà - IL SONDAGGIO

Tra le novità, la sospensione dal lavoro, e quindi dallo stipendio, dopo 5 giorni di accesso senza certificato. Per le farmacie verso l'obbligo di prezzi calmierati per i tamponi fino a dicembre: si parla di 15 euro per gli adulti e 8 euro per i ragazzi (minorenni), saranno gratuiti per chi non può essere vaccinato per motivi di salute (certificati)

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ROMA. Obbligo di Green pass dal 15 ottobre per tutti i lavoratori dei settori pubblico e privato. L’intesa è stata raggiunta in Cabina di regia a Palazzo Chigi sul decreto andato in Cdm alle 16.

Tra le novità, la sospensione dal lavoro, e quindi dallo stipendio, dopo 5 giorni di accesso senza certificato. Per le farmacie verso l'obbligo di prezzi calmierati per i tamponi fino a dicembre: si parla di 15 euro per gli adulti e 8 euro per i ragazzi (minorenni), saranno gratuiti per chi non può essere vaccinato per motivi di salute (certificati).

Il nuovo decreto che introduce il Green pass nel mondo del lavoro prevederebbe sanzioni da 600 a 1.500 euro. E' quanto avrebbe spiegato il governo, secondo quanto si apprende, nel corso della riunione con Regioni, Comuni e Province. La sanzione riguarderebbe sia chi non mostra il certificato verde sia chi omette i controlli.

Il governo inoltre chiede di estendere l'obbligo di Green pass anche a Quirinale, Consulta e Parlamento. Per il principio dell'autodichia, la norma non si può applicare automaticamente agli organi costituzionali che, in base al decreto, dovranno pronunciarsi entro il 15 ottobre. L'obbligo di certificato è esteso anche a chi opera nelle associazioni di volontariato.

Obbligo di Green Pass per i lavoratori: siete d'accordo?

Si valuterà invece il primo ottobre, in base all'andamento della curva epidemiologica, se aumentare la capienza nei luoghi in cui si svolgono eventi, nei cinema e nei teatri. È quanto emerge dalla Cabina di regia del governo sul Green pass.  Il tema è stato posto dal ministro della cultura Enrico Franceschini e l'orientamento del governo sarebbe favorevole ma la scelta è non compiere passi affrettati, perché aumentare la capienza vorrebbe dire ridurre il distanziamento, dunque si valuterà tra due settimane alla luce dell'andamento della curva dopo l'apertura delle scuole.

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