Avventura / La storia

Da Vigo Meano, 33 ore di Tour del Trentino, con un’Ape, una bici e un motocarro Guzzi Ercole

Partenza domenica sera, 33 tappe su e giù per le valli e i passi, 450 chilometri e oltre 12 mila metri di dislivello: ecco la pazza idea di un gruppo che raccoglie fondi per il Villaggio Sos

di Gigi Zoppello

TRENTO. Partenza domenica sera da Vigno Meano (dove tutto è stato pensato), arrivo a mezzanotte di lunedì dopo 33 tappe e 33 ore attraverso tutto il Trentino a bordo di una Ape Piaggio 125, una bici da corsa e anche un motocarro Ercole Guzzi d’antan. E’ la simpatica iniziativa benefica di un gruppo di (ex) giovani riuniti dalla sigla A.M.&A.S. (che significa «a modo & a specchio», come gli occhiali).

Un viaggio per il Trentino all'insegna della mobilità del passato e di quella futura, per abbracciare tutte le comunità locali e con finalità benefiche. L'iniziativa, che prenderà il via dall'abitato di Vigo Meano, a Trento, è nata da alcuni amici, appassionati di veicoli d'epoca. Si tratterà di un giro in 33 tappe - intitolato "33 t'ape en Trentin: tonda semiseria in 33 ore tirade" - per portare un messaggio di speranza e di serenità, ma anche per raccogliere fondi a favore di Sos Villaggio del fanciullo di Trento, ente impegnato nella cura di minori in condizioni di disagio sociale e famigliare.

All'iniziativa prenderanno parte Patrizio Tapparelli con un'Ape 125 d'epoca, Alan Corradi, in bici storica, e Miriam Lancerin, con un motocarro Guzzi Ercole dalla Valsugana al Rolle, con Christian Merci meccanico-fotografo al seguito con una mini-moto. Ben 450 chilometri, e oltre 12 mila metri di dislivello. Il che, per il ciclista Alan Corradi, ha il sapore di una vera impresa.

«Dopo un periodo così difficile, abbracciamo tutto il Trentino con un'iniziativa di ampio respiro, per portare un messaggio di speranza», ci spiega Christian Merci, uno degli organizzatori.

Il tour partirà da Vigo Meano domenica 22 agosto alle ore 19. Lungo il percorso molte comunità di mezzi storici si sono organizzate per seguire i tre amici per un breve tratto. A Verla di Giovo sarà la Banda Piccola Primavera a dare il benvenuto a suon di musica. A Vigno Melano ci sarà invece la banda di Vigo Cortesano.

«L’idea ci è venuta due anni fa, quando Patrizio Tapparelli provò il raid da Vigno Meano allo Stelvio con l’Ape. Lì ci venne l’idea di riprovare con un’altra formula. Adesso - dice Merci – vogliamo ripartire dopo il periodo di lockdown. Lo slogan è “non sballo ma sbiello”, un modo per dire, divertiamoci e andiamo avanti! La prima escursione allo Stelvio fu prodromico di quella di adesso, ed ora vogliamo proporla per passare dalla tristezza pandemica alla gioia endemica».

E il Villaggio Sos? L'idea di devolvere il ricavato, anche grazie agli sponsor, viene dalla Banda Primavera di Verla, che al villeggio di Gocciadoro doveva fare un concerto poi saltato causa pandemia. 

Perché da Vigo Meano? «Il gruppo promotore è quello che negli anni ha organizzato il Rock’n’Folk, e la gara di auto senza motore che si svolgeva negli anni passati. Ora aspettiamo tutti sulla strada, ovviamente nel rispetto delle norme di circolazione e delle regole Covid, senza assembramenti».

 

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