Covid / Il caso

Festa in discoteca in Friuli, decine di contagiati

L’evento era all'aperto, ma il maltempo ha costretto gli ospiti a ripararsi in alcune sale interne

ROVEREDO IN PIANO. L'evento era in programma all'aperto, senza assembramenti e nel rispetto delle norme. Ma ci ha messo lo zampino un temporale estivo: nel fuggi fuggi generale, gli ospiti della serata si sono rifugiati al coperto ed è stato proprio lì che è divampato un cluster di Covid-19 con decine di persone coinvolte, il cui numero è ancora in crescita.

Il focolaio si è sviluppato in provincia di Pordenone, dopo una festa organizzata in una discoteca di Roveredo in Piano. Era il 17 luglio scorso quando il locale notturno ha proposto una sorta di disco-bar nel giardino della struttura: niente ballo, tanto che la pista era occupata da tavolini e sedie.

Tutto è filato liscio fino a che il maltempo ha provocato l'assembramento praticamente di tutti i presenti in alcune sale interne. Da quanto si apprende, le persone contagiate sono prevalentemente under 30, asintomatiche o con sintomi lievi. Sulla vicenda indaga la Questura di Pordenone che dovrà verificare l'applicazione delle prescrizioni imposte dalla normativa.

Nel report diffuso qualche giorno fa dal Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale - che ha eseguito centinaia di tamponi ai presenti e ai loro contatti stretti -, relativo ai primi 19 contagiati, si contavano undici cittadini italiani e otto statunitensi, circostanza legata alla vicinanza della Base Usaf di Aviano al locale notturno.

In totale, si ipotizza che il cluster coinvolga una settantina di persone: dei 28 positivi scoperti oggi, una buona parte farebbe ancora riferimento a quel focolaio. Questa circostanza provoca anche una diversa incidenza sul territorio regionale Fvg: il dato complessivo oggi è pari a 33 casi ogni 100.000 abitanti, ma in provincia di Pordenone l'incidenza raggiunge ben 53 casi.

Sulla festa in discoteca è intervenuto anche il governatore Massimiliano Fedriga: «Quando non si è vaccinati il rischio di contagio aumenta e aumenta moltissimo quello di malattia grave e rischiano anche di tornare a riempirsi gli ospedali», il suo commento allo scoppio del focolaio.

«Per questo la campagna capillare che stiamo facendo come Regione deve trovare una partecipazione sempre più importante da parte dei cittadini - ha spiegato Fedriga -. Io sono contento che si torni a una vita normale ed è possibile grazie ai vaccini».

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