Covid / Il decreto

Draghi: «Il Green pass è una misura per continuare a svolgere le attività in sicurezza» – ECCO LE NORME

Il Consiglio dei Ministri approva l’obbligo per bar, ristoranti, cinema e teatri, le discoteche restano chiuse ma «arriveranno i ristori», e la colorazione delle regioni sarà calcolata sui ricoveri ospedalieri (non più sui contagi)
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ROMA. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera poco fa al nuovo decreto legge Covid. Il Cdm ha dato anche l'autorizzazione della fiducia sulla riforma della giustizia

"L'economia va bene, si sta riprendendo e l'Italia cresce a un ritmo anche superiore a quello di altri Paesi europei. La variante Delta è anche più minacciosa di altre varianti", ha detto il premier, Mario Draghi, in conferenza stampa.

Gli italiani si vaccinino, devono proteggere se stessi e le loro famiglie, è l'appello di Draghi il quale ha chiarito che il green pass non è un arbitrio ma una condizione per non chiudere le attività produttive. "Ad oggi abbiamo inoculato 105 dosi ogni 100 abitanti, come la Germania, più di Francia e Usa", ha detto ancora Mario Draghi: "L'estate è già serena e vogliamo che rimanga tale - ha spiegato il presidente del consiglio -. Il Green pass è una misura con i quali i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. E' una misura che dà serenità, non che toglie serenità"

"Senza vaccinazione si deve chiudere tutto, di nuovo", ha insistito il premier: "Appello a non vaccinarsi è un appello a morire". Draghi ha detto anche che c'è un "accordo pieno a risarcire le discoteche, ne abbiamo doscusso in consiglio dei ministri'

Rispondendo ad una domanda sul green pass per i luoghi di lavoro, Draghi ha risposto: "Sono due punti che suonano come una non risposta, ci stiamo pensando. E' questione complessa e da discutere con i sindacati".

"Abbiamo deciso in accordo con le regioni che il tasso di ospedalizzazione sia il driver per il cambio dei colori nelle regioni", ha detto invece il ministro della salute Roberto Speranza nel corso della conferenza stampa.

"Per tutto il governo - ha detto ancora Speranza - la scuola è una priorità assoluta e faremo ogni sforzo per consentire una riapertura in piena sicurezza è in presenza. Ma non vorrei che passi un messaggio che negli insegnanti c'è sfiducia perché l'85% si e' vaccinato c'è un 15% da recuperare e credo che dobbiamo valutare tutti gli strumenti potenziali per recuperare questo 15%".

LE MISURE DEL DECRETO

Lo stato d'emergenza per il Covid sarà prorogato fino al 31 dicembre 2021. Il Green pass dal 6 agosto servirà per accedere ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti.

Il certificato verde - spiegano fonti governative - non sarà invece necessario per consumare al bancone, anche se al chiuso.

Terapie intensive al 20% e al 30% per le aree mediche per diventare arancioni e rispettivamente al 30 e al 40% per entrare in zona rossa. Sono questi i parametri per il cambio di colore delle regioni messi a punto in Cabina di regia

Le discoteche resteranno chiuse. Lo ha deciso la cabina di regia che si è riunita a Palazzo Chigi. Nessun accesso, dunque, neanche per i possessori di Green pass. La Lega in cabina di regia avrebbe insistito per l'apertura, con nuove regole.

Arriva anche l'obbligo di Green pass per cinema e teatri, ma aumenta il numero di spettatori ammessi ad assistervi, sia al chiuso che all'aperto. E' quanto si apprende da fonti di governo sulle misure del nuovo decreto legge Covid. In zona gialla si entrerà a cinema e teatro con Green pass, mascherina e distanziamento, ma gli spettatori potranno salire all'aperto dagli attuali 1000 fino a un massimo di 2500 e al chiuso da 500 a 1000. Mentre in zona bianca, dove ora sono fissati limiti di capienza, viene fissato un tetto all'aperto di 5000 persone e al chiuso di 2500 persone.

La giornata del governo

Spingere ancora più in alto la curva delle persone immunizzate in Italia, che "devono proteggere se stesse e le loro famiglie", ma anche continuare a dare "serenità a questa estate" con il green pass, che "non è un arbitrio ma una condizione per non chiudere le attività produttive. Il premier Mario Draghi lancia le nuove applicazioni del certificato verde - dai ristoranti alle palestre - previste nel decreto presentato in queste ore. E ripete il suo appello sulle vaccinazioni, senza le quali "si deve chiudere tutto, di nuovo".

Parole a cui segue anche un duro monito nei confronti di scettici e no vax: "l'appello a non vaccinarsi è un appello a morire", dice. Restano dei nodi, come la ripresa della scuola in presenza, i trasporti e l'utilizzo del lasciapassare anche per l'accesso ai luoghi di lavoro: "Ci stiamo pensando - spiega -. E' una questione complessa e da discutere con i sindacati". E su quella di far rientrare in presenza i dipendenti della pubblica amministrazione, aggiunge: "la sta affrontando Brunetta, ma farà parte dell'area del lavoro che non abbiamo ancora toccato".

Intanto l'obbligo del green pass per l'accesso a diverse attività entra nel decreto, ma la sua introduzione è posticipata di due settimane proprio per dare il tempo necessario di uniformarsi alle regole: entrerà in vigore il 6 agosto con tamponi a costo calmierato per le famiglie e per chi non può vaccinarsi. Il certificato verde - valido già solo con una dose o con test negativo entro le 48 ore - sarà necessario per ristoranti al chiuso, spettacoli all'aperto, centri termali, piscine, palestre, fiere, congressi e concorsi. Servirà anche nei bar ma non per consumare al bancone, anche se al chiuso.

Non ripartiranno le discoteche, con i gestori ora nuovamente in protesta. Ma, è stato annunciato, arriveranno 20 milioni per le attività chiuse causa Covid, fondi che andranno in particolare proprio alle discoteche: sul provvedimento - ha garantito Draghi - c'è accordo pieno in Cdm.

Definite anche le soglie massime di ospedalizzazione che determineranno, più dell'incidenza, l'assegnazione dei colori alle regioni: sotto il 10% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e sotto il 15% nei reparti ordinari si resta in zona bianca, oltre quella soglia si va in gialla. Sforando invece rispettivamente con il 20 e 30% si passa in arancione e con 30 e il 40% c'è la zona rossa. E' stata anche confermata la proroga dello stato di emergenza, fino alla fine del 2021.

Le prime indicazioni sui provvedimenti sono emerse dopo la cabina di regia riunita dall'Esecutivo. Poi il confronto con le Regioni, alle quali il Governo ha illustrato le linee generali del decreto prima che andasse in Cdm e da cui sono emersi i dubbi di vari presidenti.

Alcuni governatori delle piccole regioni hanno espresso il timore che l'aggiornamento dei nuovi parametri possa esporli al rischio di passare in zone di colore più restrittive. Tra questi ci sono Tesei dell'Umbria e Lavevaz della Valle D'Aosta il quale, parlando di "inapplicabilità" degli indicatori, paventa il "rischio di 'chiudere' per soli due o tre pazienti positivi ricoverati nell'unico ospedale regionale".

Sui temi legati al green pass i governatori hanno invece chiesto di inviare quantitativi di vaccini adeguati all'eventuale aumento delle prenotazioni per le inoculazioni, spinte probabilmente dall'estensione del certificato verde. Un'inversione di tendenza nella somministrazione delle prime dosi si è già registrata negli ultimi giorni: sono infatti tornate sopra quota 100mila al giorno, con un livello massimo di oltre 120mila primi vaccini inoculati. Nell'arco della prima metà della settimana si è superata complessivamente la quota di oltre 400 mila prime dosi. 

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