Covid / Il confronto

Green pass e zone, le proposte delle Regioni al governo Draghi: tutte le nuove limitazioni per fermare il Covid

All'esecutivo la Conferenza delle Regioni chiede il green pass obbligatorio per entrare nei ristoranti solo dalla zona gialla, garantendo l'ingresso "libero" in zona bianca. L'obbligo dell'uso del patentino sanitario dovrà esserci per accedere a discoteche e grandi eventi

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ROMA. Potrebbe essere prorogato fino ad ottobre lo stato di emergenza che scadrà a fine mese. È questo l'orientamento in discussione nel Governo anche se - fanno notare le stesse fonti - nessuna decisione è stata ancora presa.

 

Utilizzare il green pass come un salvacondotto per scongiurare chiusure al di fuori della zona bianca.

È la proposta che si apprende da ambienti della Conferenza delle Regioni che si è riunita anche sul tema del green pass. I governatori chiedono di introdurre l'obbligo di accesso con il green pass a discoteche e grandi eventi solo al fine di permettere, almeno nella fase attuale, la riapertura di queste attività ancora chiuse. L'uso del pass per ristoranti e locali al chiuso riguarderebbe le aree al di fuori della zona bianca: una misura che, soprattutto in autunno, servirebbe per evitare nuove chiusure.

Ridurre il numero delle zone, da 4 a 3, riguardo all'assegnazione dei profili di rischio, flessibilità nella valutazione dei parametri nelle piccole Regioni, fissare a 150 tamponi ogni centomila abitanti il numero minimo di test da effettuare ogni giorno, considerare il numero dei vaccinati nelle Regioni. Sono le proposte emerse dagli interventi dei vari governatori alla Conferenza delle Regioni che si è aggiornata a domani.

E' stato anche auspicato di non scendere al di sotto della soglia del 15% e 20% di occupazione massima dei posti letto - rispettivamente in terapia intensiva e nei reparti ordinari - per restare in zona bianca.

 

Zona gialla: quando scatta

Si andrà in zona gialla se l'occupazione delle terapie intensive è superiore al 5% dei posti letto a disposizione e se quella dei reparti ordinari supera il 10%. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende da diverse fonti di governo e delle regioni, l'ipotesi alla quale si sta lavorando per rivedere i parametri del monitoraggio con il quale vengono attribuite le fasce di colore alle regioni.

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