Pandemia / I dati

In Italia 951 contagi e 30 vittime, continua il calo dei ricoveri. Sileri: garantire il ritorno anche nelle università

Il bollettino giornaliero conferma la tendenza al progressivo miglioramento nel Paese che da lunedì sarà tutto in zona bianca (manca solo la val d'Aosta)

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ROMA. Continua la tendenza al miglioramento dei dati epidemici in Italia.

Sono 951 i positivi su 198.031 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della salute.

Sono invece 30 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 31.

Ieri i positivi erano stati 835 e i tamponi192.882.

Il tasso di positività oggi è dello 0,5%, ieri era dello 0,43%.

Restano 344 i pazienti covid ricoverati in terapia intensiva, con un calo di 18 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite.

Gli ingressi giornalieri sono stati 4 (ieri 10).

I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.140, in calo di 149 unità rispetto a ieri.

"Andando avanti con le vaccinazioni si arriverà progressivamente anche a togliere le mascherine all'interno. Non può essere data una data oggi, né può essere fatta a dire il vero una previsione. Aspettiamo almeno l'autunno", ha detto il sottosegretario alla salute, Pierpaolo Sileri, a Radio Capital.

"Vedremo come saranno i contagi. Una eventuale ripresa dei contagi francamente ci sarà e a quel punto si deciderà quando togliere definitivamente la mascherina", ha aggiunto.

L'Italia da lunedì sarà tutta in zona bianca (ora manca solo la val d'Aosta)

"Luglio potrebbe essere il mese di riaperture per le discoteche. Sì, il prima possibile, spero entro la prima decade di luglio", ha aggiunto Sileri a Radio Capital.

Il quale ha inoltre ribadito l'importanza di pensare alle università: "Si parla di stadi e di riaperture, io propenderei per garantire la ripresa delle lezioni in presenza nelle università", ha detto.

"Ho chiesto alla Direzione generale della prevenzione sanitaria - ha detto ancora - di cercare una soluzione normativa che consenta in maniera inequivocabile e chiara l'utilizzo della vaccinazione eterologa anche al di sopra dei 60 anni.

Credo sia giusto dare a tutti la possibilità di cambiare tipologia di vaccino, anche se per gli over 60 il vaccino a vettore virale, come AstraZeneca rimane sicuro e non gravato da quelle complicanze rarissime che si sono invece osservate nei soggetti più giovani".

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