Ambiente / Referendum

Svizzera al voto su divieto di pesticidi e terrorismo

Il Paese ospita uno dei maggiori produttori di prodotti fitosanitari, il gruppo di Basilea Syngenta, acquisito nel 2017 dal colosso cinese ChemChina

L'ALLARME Val di Non, la ricerca

BERNA. Giornata di referendum oggi in Svizzera, dove la popolazione è chiamata ad esprimersi su diversi temi, dal divieto dei pesticidi sintetici al rafforzamento della lotta al terrorismo. I risultati dovrebbero essere diffusi questa sera.

Particolarmente sentita è la questione dei pesticidi, che ha visto in campagna elettorale accesi dibattiti tra agricoltori. Tanto più che il Paese ospita uno dei maggiori produttori di prodotti fitosanitari, il gruppo di Basilea Syngenta, acquisito nel 2017 dal colosso cinese ChemChina.


Una delle proposte su cui si chiede il voto popolare prevede la messa al bando di questi prodotti entro dieci anni. Sarebbe vietata anche l'importazione di alimenti prodotti all'estero utilizzando questi pesticidi.


Un'altra iniziativa chiede di inasprire i requisiti ambientali che condizionano il pagamento dei sussidi federali agli agricoltori, premiando chi non utilizza prodotti chimici. Ambientalisti e sinistra hanno sostenuto entrambe le iniziative che vede contrario il governo che li accusa di voler "minare la sovranità alimentare del Paese". Secondo i sondaggi potrebbero essere entrambe respinte.

Tra le norme al voto anche una legge che include varie misure volte a ridurre ulteriormente le emissioni dei gas serra entro il 2030.

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