Politica / Il caso

L’assessore Gottardi e la crisi a Lona Lases: troppa burocrazia sui Comuni, li capisco, sono stato sindaco anch’io

Dopo le dimissioni del sindaco, un messaggio di vicinanza, con una frecciata: «Problemi che non si risolvono con architetture istituzionali calate dall’alto come in passato». E quindi? «Lavoriamo per una soluzione»

LONA LASES. "Da ex sindaco so per esperienza personale che è sempre più difficile amministrare a tutti i livelli istituzionali, ma è anche sbagliato generalizzare e fare del qualunquismo o strumentalizzare le oggettive e particolari difficoltà di una singola amministrazione".

Lo afferma l'assessore provinciale agli enti locali Mattia Gottardi, in relazione a notizie di stampa relative al caso di Lona-Lases e alla situazione dei Comuni trentini. "Premesso che la Giunta ha scelto le sedute fuori porta proprio per capire meglio le reali problematiche di ogni singolo territorio nonché per dimostrare reale vicinanza e sostegno a chi amministra ogni singola comunità trentina è vero che i temi della burocrazia, del personale, degli adempimenti di legge e della qualità del servizio da garantire dal Comune più grande al più piccolo senza differenza alcuna, sono temi complessi che non si risolvono né con slogan né con architetture istituzionali calate dall'alto come avvenuto in passato e maldigerite dagli stessi amministratori comunali" le parole dell'assessore Gottardi. Il quale però non ci spiega come intenda la giunta attuale sopperire ai problemi (se noin con le sedute di giunta provinciale «fuori porta»).

In merito, in particolare, alla situazione del Comune di Lona-Lases, che ha portato alle dimissioni del sindaco e dell'amministrazione comunale, l'assessore Gottardi, ribadisce "la massima solidarietà verso l'amministrazione comunale, seguita da vicino dalla Provincia autonoma durante tutto il percorso amministrativo dalla elezione dell'amministrazione del sindaco Ferrari alle dimissioni, come dimostra la quotidiana interlocuzione tra i due livelli istituzionali. Le difficoltà del Comune si sono palesate come straordinarie col passare del tempo, come pure quella organizzativa che è stata acuita dal trasferimento del segretario comunale a un altro prestigioso incarico a Roma. La nomina dei due commissari, Morandini e Polla, che ringrazio per il lavoro svolto, ha consentito di evidenziare gli aspetti su cui lavorare e sul quale siamo impegnati a trovare una soluzione definitiva. Gli strumenti ordinari non hanno avuto efficacia nel caso specifico: troppo arretrato, troppi adempimenti burocratici incombenti degli scorsi anni da effettuare a fronte di una struttura decimata. L'amministrazione comunale più di così non poteva fare, comprendo dunque il gesto compiuto, proprio per grande senso di responsabilità".

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