Covid / Ripartenza

“Ristori” agli stagionali, da giovedì via alle domande, ecco come farle

Dalla Provincia un pacchetto di 18 milioni di euro, che possono essere sommati agli aiuti nazionali: procedura solo in via telematica

TRENTO. Scatterà giovedì 3 giugno a partire dalle 15 la possibilità per i lavoratori stagionali di chiedere l'indennità una tantum provinciale per la stagione invernale saltata a causa del Covid. Criteri, quote e requisiti sono stati decisi ieri dalla giunta provinciale con una delibera proposta dall'assessore alle attività economiche Achille Spinelli in accordo con l'assessore a turismo e commercio Roberto Failoni.

Sul tavolo c'è uno stanziamento da 18,2 milioni di euro che andrà a sostenere un piccolo esercito di 15-20mila stagionali di solito impiegati nella stagione; stanziamenti che saranno cumulabili ai contributi nazionali decisi con i decreti Sostegni ma che verranno assegnati solo a chi al 18 maggio scorso risultava residente in Trentino.

La platea di coloro che possono accedere al contributo è individuata tra i lavoratori che prestano di solito la loro opera nei settori del turismo, degli impianti a fune e degli stabilimenti termali su tutto il territorio provinciale e per chi opera nel commercio al dettaglio (con specifici codici Ateco) ma solo nelle località classificate a vocazione turistica.

Tra i requisiti per essere considerato uno stagionale c'è quello di aver avuto tra il primo dicembre del 2019 e il 18 maggio del 2021 un contratto a tempo determinato o in somministrazione della durata non inferiore a 30 giorni nei settori citati e aver cessato tale contratto involontariamente; se questi lavoratori tra il primo novembre 2020 e il 30 aprile 2021 non hanno lavorato o lo hanno fatto per meno di 90 giorni (e se alla data del 18 maggio scorso non hanno un contratto a tempo indeterminato e non svolgono attività di lavoro autonomo) hanno diritto all'indennità.

A tutti questi lavoratori, come anticipato ieri dall'Adige, è riconosciuto un sostegno una tantum pari a 800 euro per chi tra l'1 novembre 2020 e il 30 aprile 2021 ha lavorato fra 31 e 90 giorni; di 1.000 euro per chi ha lavorato meno di 30 giorni e di 1.500 euro per chi non ha lavorato affatto. L'indennità verrà aumentata del 10% nel caso il beneficiario abbia 1 o 2 persone fiscalmente a carico, del 15% nel caso abbia più di tre persone fiscalmente a carico.

L'aiuto provinciale è come detto compatibile con quelli nazionali previsti dal Decreto sostegni che ha previsto l'erogazione di un'indennità una tantum di 2.400 euro ai dipendenti stagionali (del turismo, degli stabilimenti termali ma anche di altri settori), ai dipendenti a tempo determinato del settore del turismo e degli stabilimenti termali, ai lavoratori somministrati, intermittenti, dello spettacolo, autonomi occasionali, incaricati di vendite a domicilio.

La misura è stata rinnovata dal decreto Sostegni bis, per ora approvato dal governo e in attesa dell'ok parlamentare, che ha riconosciuto un importo ulteriore di 1.600 euro.L'indennità provinciale è cumulabile con l'assegno di invalidità, le erogazioni derivanti da borse lavoro, stage e tirocini professionali e anche con premi o sussidi per fini di studio o addestramento professionale o con premi conseguiti con attività sportiva dilettantistica. Possibilità di cumulo anche con le entrate derivanti dallo svolgimento di attività di coltivatore diretto, con l'assegno unico provinciale e con altre prestazioni di sostegno al reddito.

Le domande vanno fatte con procedura informatica su ripartitrentino.provincia.tn.it oppure su agenzialavoro.tn.it da giovedì 3 giugno alle 15 fino alle 12 del 31 agosto prossimo.

La Provincia sottolinea come non si tratterà di un clic day e dunque non c'è fretta di presentare la domanda.«Si tratta di un intervento senza precedenti - afferma l'assessore Spinelli - Le risorse messe in campo vanno a sostenere sia chi non ha lavorato, ma anche coloro che hanno avuto un'attività lavorativa intermittente e ridotta e che, in questo modo, intendiamo sostenere. Il personale dei settori colpiti dalla crisi del turismo e dell'indotto è una delle categorie prioritarie da sostenere e con questa misura crediamo di poter dare loro un aiuto importante».

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