Istruzione / Il caso

Asili a luglio, da oggi maestre in agitazione, e scatta lo «sciopero del telefonino personale»

Fallito il tentativo di mediazione del Commissario del Governo, scatta la protesta: «Solo prestazioni da contratto. Anche le iscrizioni per luglio le raccoglieranno gli uffici provinciali»

TRENTO. "Da oggi tutto il personale della scuola dell'infanzia si atterrà scrupolosamente al rispetto di quanto previsto dal contratto di lavoro, senza alcuna disponibilità aggiuntiva. Una scelta non facile per chi svolge il proprio lavoro con professionalità e dedizione, cercando sempre le soluzioni migliori per i bambini e le bambine. La situazione non consente altro". Lo comunica una nota dei sindacati dopo che l'ultimo tentativo di trovare una mediazione, davanti al Commissariato del Governo, non ha portato alcun passo in avanti.

Rispetto del contratto - ricordano Flc Cgil, Cisl Scuola e Fgu Satos - significa che l'utilizzo della strumentazione informatica personale, cellulari compresi, non è prevista e non verrà più utilizzata. Per qualsiasi attività di servizio si dovrà usare solo la strumentazione fornita dal datore di lavoro. Verranno inoltre svolte solo le ore programmate dal collegio docenti e comunque nel limite del monte ore previsto dal contratto per le attività funzionali alla didattica. La disponibilità ad organizzare le sostituzioni dell'apertura mattutina non è prevista contrattualmente. Dunque ci si limiterà all'obbligo previsto dalla normativa e cioè quello di avvisare dell'assenza il datore di lavoro. I dati di presenza di bambini e personale per l'azienda sanitaria - prosegue la nota - non possono essere raccolti durante le ore di didattica frontale, le eventuali ore aggiuntive necessarie vanno, dunque, segnate come straordinarie e si useranno solo strumenti messi a disposizione della Provincia. Non si effettuerà più lavoro straordinario che non sia riconosciuto economicamente come da contratto. Le iscrizioni alla scuola dell'infanzia per il mese di luglio saranno gestite esclusivamente dagli uffici provinciali competenti. 

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