Italia / Il caso

Roma, muore in un incidente stradale un testimone chiave del processo sul'omicidio di Luca Sacchi

Il giovane teste, Simone Piromalli, era una delle persone che si erano ritrovate la sera del 23 ottobre 2019 nei pressi di un pub nel quartiere Appio Latino, dove il personal trainer di 24 anni, venne ferito a colpi di pistola e morì poco dopo

ROMA. "Ho visto estrarre una mazzetta di soldi dallo zaino rosa che portava Anastasiya".

E' questo il passaggio centrale della testimonianza resa il 9 novembre dell'anno scorso da Simone Piromalli, morto ieri in un incidente sul Grande raccordo anulare, nel processo per l'omicidio di Luca Sacchi avvenuto a Roma la notte tra il 23 e il 24 ottobre 2019.

Piromalli era in moto ieri sera con una giovane donna, anche lei morta nell'impatto con un carroattrezzi avvenuto tra l'uscita 11 Nomentana e l'uscita 12 Centrale del Latte.

Il giovane era una delle persone che si erano ritrovate la sera del 23 ottobre 2019 nei pressi di un pub nel quartiere Appio Latino, dove Luca Sacchi, personal trainer di 24 anni, venne ferito a colpi di pistola e morì poco dopo.

Il processo si è aperto il 18 maggio 2020, e vede cinque imputati: Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due ventenni di San Basilio accusati di essere gli autori materiali dell'aggressione, Marcello De Propris, per aver consegnato loro l'arma del delitto, il padre di quest'ultimo, Armando, accusato della detenzione della pistola, e Anastasiya Kylemnyk, fidanzata della vittima, che compare sia come imputata (violazione della legge sulle sostanze stupefacenti) che di parte offesa.

Una condanna a quattro anni è già stata emessa con rito abbreviato contro Giovanni Princi, l'amico di Sacchi che avrebbe raccolto i soldi (70 mila euro) che Anastasiya portva in uno zaino la sera dell'aggressione.

La somma, secondo la ricostruzione della procura, era il prezzo pattuito per la cessione di 15 chili di marijuana. Anche Piromalli, il testimone morto questa sera, era stato indagato per violazione della legge sulla droga, ma la sua posizione poi è stata archiviata. Quella sera, secondo la sua testimonianza, aveva visto i soldi che "qualcuno" ha tirato fuori dallo zaino di Anastasiya ed aveva sentito discutere sull'acquisto della marijuana. Lui era poi entrato nel pub e lì aveva poi sentito "un rumore forte e Anastasiya che gridava in terra".

Secondo la ricostruzione dell'accusa, che ha contestato la premeditazione a Pirino e Del Grosso per essere arrivati armati all'incontro, durante la trattativa per la droga Anastasiya era stata aggredita perché consegnasse i soldi che portava con sé, e nella colluttazione successiva Sacchi è stato ucciso a colpi di pistola sparati da Del Grosso.

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