Scomparsi / Il caso

Olesya Rostova non è Denise Pipitone, lo conferma l’avvocato di Piera Maggio

Il prelievo smentisce la somiglianza tra la giovane russa e la piccola scomparsa il primo settembre 2004 a Mazara del Vallo. L'annuncio durante il programma sulla televisione russa. Gli atti trasmessi alla procura di Marsala

PALERMO. Si spengono i riflettori sull'ennesimo caso di ragazza sulla quale c'era il dubbio che potesse trattarsi di Denise Pipitone, la bimba scomparsa il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo, quando aveva solo 4 anni, e che aveva riacceso le speranze di Piera Maggio, madre della scomparsa, che da anni lotta affinché non cali il silenzio sul caso della figlia.
E' andato in onda ieri, 8 aprile, la puntata del programma del talk show russo in cui sono stati resi noti i risultati del test del dna di Olesya Rostova, la ragazza che afferma di essere stata rapita da nomadi a 4 anni. Sul programma, registrato, che aveva visto la partecipazione anche dell'avvocato della famiglia di Denise, c'era il più alto riserbo, fino a messa in onda conclusa.

Così, salvaguardati gli accordi presi, è stato reso pubblico che gli esiti del risultato del gruppo sanguigno della ragazza russa non corrispondono a quelli della bambina scomparsa.
L'avvocato Giacomo Frazzitta, difensore di Piera Maggio, pur non volendo fornire ulteriori particolari sulla documentazione trasmessa alla Procura, sottolinea tuttavia alcuni aspetti grotteschi della vicenda: "Durante la trasmissione - racconta il legale - a un certo punto è stata presentata una presunta sorella della protagonista del caso, anche lei russa, alla quale è stato chiesto cosa proverebbe nel caso Olesya dovesse trasferirsi in Sicilia".
"Si è preferito accelerare i tempi di verifica - prosegue l'avvocato Frazzitta - seguendo i contatti in via privata con l'avvocato di Olesya, poiché una eventuale rogatoria con la Russia avrebbe comportato tempi più lunghi ed, invece, si reputava necessario conoscere almeno il dato preliminare del gruppo sanguigno, prima possibile, per poi meglio approfondire la vicenda".

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