Grandi opere per le Olimpiadi, il Trentino nomina il Comitato, e scoppia la grana De Godenz

di Angelo Conte

TRENTO - Il Trentino vara il proprio coordinamento olimpico provinciale (una sorta di comitato olimpico) per gestire tutta la partita logistica da mettere in campo durante le Olimpiadi invernali del 2026 che si svolgeranno per una parte in val di Fiemme e a Baselga di Piné. E lo fa dando fiducia a Tito Giovannini, che oggi siede per la Provincia nella Fondazione Milano-Cortina, e a Pietro De Godenz, dell'Upt, quindi dell'opposizione, scelto dalla giunta per le sue compentenze nel settore degli sport invernali.

Da capire se con la nomina nel nuovo organismo, Degodenz dovrà dimettersi dal Consiglio provinciale. E a quel punto a lui potrebbero succedere o Gianpiero Passamani o l'ex senatore Vittorio Fravezzi.

Per completare la guida del comitato serviranno altri tre nomi.Intanto, per definire con chiarezza il quadro della governance che dovrà gestire la macchina organizzativa dei Giochi sul territorio trentino la giunta provinciale ha approvato ieri un disegno di legge proposto dall'assessore allo sport e turismo Roberto Failoni. «Condividendo le linee di indirizzo dettate dal Cio in tema metodologico, - ha spiegato l'assessore Failoni nel presentare il ddl - abbiamo ravvisato la necessità di creare le condizioni istituzionali e organizzative che consentano di definire con chiarezza i ruoli e le responsabilità funzionali a concretizzare la pianificazione strategica, tanto degli interventi infrastrutturali sul cluster olimpico trentino, vale a dire le sedi di gara, quanto a consentire una chiara e concordata condivisione delle responsabilità tra noi e il Comitato organizzatore Milano Cortina 2026. È nostra convinzione, infatti - ha aggiunto l'assessore - che costituisca un fattore chiave di successo la volontà di attivare tempestivamente, anche a livello locale, il percorso di pianificazione e progettazione integrata di tutti i componenti costitutivi delle sedi di gara, concretizzando le azioni dei vari livelli istituzionali.

Risulta evidente che la buona riuscita degli eventi olimpici sul nostro territorio non possa prescindere dalla valorizzazione delle aree di primato che il Trentino ha espresso negli anni, intese sia a livello organizzativo, come anche a livello sportivo e di apporto del volontariato».

Per governare in maniera adeguata le funzioni pubbliche e quelle che saranno definite in accordo con la Fondazione, il disegno di legge istituisce il "coordinamento olimpico provinciale" quale interlocutore privilegiato per il territorio trentino della Fondazione Milano Cortina 2026, ma anche per assicurare la regia e il monitoraggio degli investimenti infrastrutturali, raccordandosi allo scopo con i soggetti attuatori degli interventi previsti. L'organismo fungerà da raccordo organizzativo per il coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati coinvolti nella realizzazione dell'evento, operanti, tra l'altro, nel settore della sanità, della protezione civile e del volontariato.

Parallelamente, vengono previste delle disposizioni che hanno lo scopo di consentire il dimensionamento ritenuto strumentalmente idoneo alla realizzazione delle attività di competenza provinciale e a quelle che risulteranno evidenti nel percorso che porterà in maniera adeguata questa amministrazione agli eventi olimpici, prevedendo nel contempo specifici elementi incentivanti per le professionalità allo scopo incaricate. La giunta provinciale, entro tre mesi dall'entrata in vigore del disegno di legge, approverà un piano delle risorse umane necessarie per l'organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026. Il piano verrà aggiornato annualmente e riporterà lo stato di attuazione delle azioni intraprese. Inoltre, la proposta legislativa, che ora inizierà il suo iter consiliare, prevede che la Giunta individui la struttura provinciale competente per il coordinamento delle attività e delle funzioni che competono alla Provincia. Infine, in coerenza con gli impegni assunti dalla Provincia nel dossier di candidatura del Coni, approvato dal Cio, la giunta provinciale individuerà le opere e i lavori pubblici funzionali allo svolgimento delle Olimpiadi che devono essere eseguiti per assicurare la piena efficienza e fruibilità delle strutture sportive individuate come sedi agonistiche di gara, indicando il termine massimo per la loro esecuzione e le disposizioni organizzative necessarie per assicurare il rispetto dei termini previsti. Per mettere in moto gli appalti ci sarà Invitalia o l'Apac, sia per quelli sul territorio, sia per le infrastrutture (i 120 milioni già arrivati da Roma) sia per il rifacimento o la realizzazione ex novo delle strutture sportive (Tesero e Predazzo, mentre per la copertura della pista di Piné si è ancora in attesa di una scelta definitiva).

De Godenz: "Io non mi dimetto dal Consiglio provinciale"

Per Pietro De Godenz è il coronamento di una vita e una grande soddisfazione poter far parte del Coordinamento olimpico provinciale, che sarà l’interlocutore privilegiato per il territorio trentino della Fondazione Milano Cortina 2026.

«Sono molto contento - commenta a caldo De Godenz - io avevo dato la mia disponibilità e per me è un onore. E soprattutto mi fa piacere che siano state valutate dalla giunta le mie esperienze e competenze organizzative più che l’aspetto politico, visto che nonostante la Lega della Val di Fiemme si fosse espressa contro di me, si è fatta una scelta diversa».

Il consigliere provinciale dell’Upt è infatti seduto nei banchi dell’opposizione alla giunta guidata dal leghista Maurizio Fugatti, benché abbia sempre esercitato il suo ruolo in modo molto “morbido”. E non ha nessuna intenzione di lasciare il suo posto di consigliere, deciso a svolgere entrambe gli incarichi.

«Per prima cosa - mette però le mani avanti De Godenz - devo verificare se c’è incompatibilità tra la carica di consigliere provinciale e la partecipazione al Coordinamento olimpico. Penso di no, perché noi non gestiremo appalti o soldi pubblici. Se non ci fosse incompatibilità continuerò a fare il consigliere». In giunta escludono che ci sia incompatibilità. Comunque per ora l’istituzione del Coordinamento olimpico provinciale è prevista da un disegno di legge, che dovrà essere approvato dal consiglio provinciale. Solo dopo dunque si provvederà con la nomina dei cinque componenti, tra cui l’assessore al turismo e sport, Roberto Failoni, ieri ha anticipato che ci saranno appunto Pietro De Godenz e Tito Giovannini.

Se De Godenz dovesse essere obbligato a dimettersi - ipotesi che la maggioranza scongiura - per incompatibilità, il primo dei non eletti è Gianpiero Passamani, che è tornato alla sua attività di dirigente e si è un po’ allontanato dalla politica e dunque forse è poco interessato a rimpiazzare De Godenz. Dopo di lui c’è Vittorio Fravezzi, che invece certamente entrerebbe in Consiglio di slancio per fare un’opposizione prevedibilmente molto meno gentile nei confronti della giunta Fugatti.

De Godenz non nasconde di aver sempre puntato a far parte del Coordinamento olimpico, del resto, vanta l’organizzazione in val di Fiemme dei due mondiali di sci nordico del 2003 e del 2013 e ha un’esperienza di 30 anni, cominciata nel 1988. «Ma è il risultato - sottolinea - del lavoro di tanti volontari e la forza di una intera valle». 

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