Diabete di tipo 2, dalla ricerca una nuova via di cura, attraverso lo zinco

 ROMA - Il trasporto dello zinco nel sangue viene compromesso nelle persone che hanno il diabete di tipo 2 a causa dell'aumento degli acidi grassi. Questi impediscono che venga trasportato normalmente, consentendo allo zinco stesso di interagire con le proteine che attivano il coagulo e potenzialmente innescando pericolosi coaguli di sangue. Ecco perché proprio lo studio dello zinco potrebbe essere la chiave per nuovi trattamenti contro il diabete.

Ne sono convinti i ricercatori dell'Università di St. Andrews, in Scozia, che hanno dimostrato questo effetto in una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Chemical Science. A causa del danno che provoca ai vasi sanguigni, spiegano gli studiosi, le persone con diabete hanno una probabilità fino a tre volte maggiore di sviluppare infarti, ictus e demenza vascolare.

"La nostra ricerca suggerisce che alterando il modo in cui viene gestito lo zinco, livelli elevati di acidi grassi nella circolazione possono contribuire alla formazione di coaguli di sangue indesiderati e potenzialmente pericolosi - spiega Alan Stewart, ricercatore principale dello studio - Speriamo che questi risultati aiuteranno lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per ridurre il rischio di malattie vascolari nei pazienti con diabete di tipo 2, così come altre malattie associate ad alti livelli di acidi grassi plasmatici".

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