Tamponamento in autostrada, muoiono due animalisti con la "staffetta" di cuccioli per il Nord Italia

PESARO - Elisabetta Barbieri, 63 anni, era una «staffettista», nota negli ambienti degli animalisti o dei semplici amanti degli animali: grazie ad un lavoro di rete condotto da associazioni e gruppi, prelevava cani e gatti di tutte le età da rifugi e privati e li portava con un furgone alle famiglie che avevano deciso di adottarli. Tragitti piuttosto lunghi, che di solito andavano dal nord Italia alla Puglia e ritorno.

Stamane, durante uno di questi viaggi, Elisabetta, detta Betty, due figli grandi, residente a Rho (Milano), è morta in un incidente stradale avvenuto intorno alle 5:30 lungo la carreggiata nord dell’autostrada A14 tra Pesaro e Cattolica. Era a bordo di un furgone, con il suo autista abituale e un volontario al suo primo viaggio, Federico Tonin, 47 anni, detto Chicco.

C’è stato un tamponamento tra due autotreni, uno dei quali si è intraversato sulla carreggiata, mentre stava sopraggiungendo il furgone, carico di cuccioli di cani (una cinquantina) e gatti (circa 9). Per Betty e Chicco, non c’è stato scampo. Il conducente del furgone e quello di uno dei due camion invece sono stati trasportati all’ospedale Bufalini di Cesena: se la sono cavata con ferite tutto sommato lievi, il primo ne avrà per 30 giorni. Sul luogo i soccorsi del 118, la polizia stradale i vigili del fuoco, il personale del Settimo Tronco di Autostrade.

È arrivata anche una squadra di volontari e guardie zoofile dell’Enpa di Pesaro: nell’urto le gabbie si erano aperte, alcuni gattini erano riusciti ad allontanarsi, un cucciolo di pastore tedesco è morto e alcuni sono rimasti feriti.

«Elisabetta e il suo staff - ha ricordato la presidente dell’Ente nazionale Protezione Animali Carla Rocchi - hanno collaborato con l’Enpa in moltissime occasioni, aiutando le nostre Sezioni. Sono centinaia gli animali che oggi vivono felici nelle loro nuove famiglie anche grazie a lei. Il suo impegno ha fatto la differenza. Ci mancherai Elisabetta. La nostra Associazione ti ricorderà sempre con immensa gratitudine». Anche dall’Enpa di San Severo, nel Foggiano, dove era considerata di casa, è arrivato un ringraziamento per il suo lavoro. «Grazie per aver dedicato la tua vita a loro» è scritto in un post. Tra le immagini che girano sui social, quella di lei sorridente con due collaboratori e sullo sfondo il suo furgone giallo con impronte nere di zampette.

«Non una semplice staffettista - si legge sulla pagina della onlus “Randagi per caso” di Lissone -, ma una volontaria». E molti, tra associazioni, canili, rifugi, gattili, hanno postato spontaneamente un nastro nero in segno di lutto.

Meno noto nell’ambiente, Chicco Tonin, che lascia una compagna e una figlia piccola, originario di Cuggiono, viene ricordato dal Comune di Arconate, in provincia di Monza, dove viveva.
«Federico era un uomo solare e pieno di energie. Ci rimarranno nel cuore la sua ironia, la sua vitalità e la grande generosità.

La sua morte ci lascia attoniti e sgomenti». L’ultimo post su facebook di Betty è un messaggio per la giornata nazionale contro il bullismo con una citazione di Isaac Asimov: «la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci», quasi un piccolo manifesto per la difesa dei più deboli. I cuccioli hanno trovato riparo in un camion per il trasporto di animali vivi, messo gratuitamente a disposizione dal conducente, poi sono stati affidati ad un altro staffettista, diretti a Bologna e a Rho, dove saranno smistati tra le famiglie adottanti. Ma in serata, sui social, si riconcorrevano ancora messaggi: una gattina bianca e nera, Smilla, allontanatasi dal luogo dell’incidente, manca all’appello.

 

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