Il dolore degli altri campioni dell'82 Collovati: con la morte di Paolo abbiamo perso una parte di noi

«Faccio fatica a parlare, sono sconvolto. Se ne va un aparte della mia vita. Stamattina nella chat di noi campioni del 1982 è arrivata la tragica notizia.

Da un po' di tempo sapevamo che Paolo non stava bene, ma non ci attendevamo questa notizia improvvisa. Io se sono campione del mondo lo devo a lui, ai suoi gol. Era un ragazzo di una semplicità incredibile, sempre sorridente. Lo abbiamo visto anche nello stile come opinionista in tv. Rappresenta una pagina fondamentale della mia vita. Non ho parole», ha commentato poco fa Fulvio Collovati, ai microfoni di RadioRai.

«Io e Paolo abbiamo passato tantissimi anni insieme sui campi da calcio, fin dai tempi della nazionale juniores. Lui del '56, io del '57. Sono veramente affranto.

Tutti i compagni di quella grande avventura stanno esprimendo dolore in questi minuti. Con Paolo se ne va una parte di noi. Lui era estroverso, era fra quelli che tenevano alto il morale, durante quel Mondiale fantastico girava per le stanze in albergo, scherzava con tutti», ha proseguito Collovati ricordando i giornin di quell'indimenticabile trionfo azzurro. Un trionfo sotto la regia del ct Bearzot e targato Rossi, Collovati, Cabrini, Scirea Tardelli, Zoff, Altobelli e molti altri protagonisti di un'impresa inimmaginabile alla vigilia di quei campionati mondiali in Spagna.

«Sei mesi fa ho perso un fratello, oggi ne piango un altro. Non voglio dire altro, per me questo non è il momento di parlare»: l telefono con l’Ansa, Antonio Cabrini, compagno di squadra di Paolo Rossi per tanti anni alla Juve e in Nazionale, è distrutto nel ricordare il goleador dell’Italia Mundial.

«L’ho saputo cinque minuti fa, mi dispiace tantissimo. Non so cosa dire, è stato fulmine a ciel sereno», ha commentato Dino Zoff, appena appresa la notizia della scomparsa di Paolo Rossi.

«Abbiamo sempre avuto un grande rapporto con Paolo, simpatico, intelligente - prosegue Zoff - Era un po’ che non ci sentivamo, ci avevano detto qualcosa ma non pensavo fosse così grave. I rapporti con lui erano stupendi, era simpaticissimo. Intelligente, aveva tutto per stare bene. Qualcosa difficile da capire».

In queste ore si stanno rincorrendo i commenti di cordoglio sia nel mondo sportivo, sia dalla politica e in generale dalla comunità italiana e internazionale. La notizia è rimbalzata rapidamente sulla stampa di tutto il mondo.

«Quando arrivai in Italia dopo i Mondiali del 1982 (nell’84 lo acquistò il Torino, ndr) lui giocava nella Juventus. Ci incontravamo spesso perché frequentavamo gli stessi ristoranti, era sempre gentile ed educato», ha detto ai microfoni di Tv Globo, durante l’intervallo della partita San Paolo-Botafogo, Junior ricordando Pablito. L’ex giocatore era in campo nel 1982 quando Rossi con tre gol stese il grande Brasile. «Nonostante tutto quello che fece contro la nostra Seleçao, non ha mai detto una parola fuori posto. Lo rispettavo moltissimo, ma tutta la gente aveva un grande rispetto per Paolo», ha concluso Junior.

LA SPEDIZIONE MONDIALE DEL 1982

1 ZOFF Dino (capitano)

3 BERGOMI Giuseppe

4 CABRINI Antonio

5 COLLOVATI Fulvio

6 GENTILE Claudio

7 SCIREA Gaetano

13 ORIALI Gabriele

14 TARDELLI Marco

16 CONTI Bruno

19 GRAZIANI Francesco

20 ROSSI Paolo

12 BORDON Ivano(secondo portiere)

10 DOSSENA Giuseppe

11 MARINI Giampiero

15 CAUSIO Franco

8 ALTOBELLI Alessandro

2 BARESI Franco

8 VIERCHOWOD Pietro

9 ANTOGNONI Giancarlo

17 MASSARO Daniele

21 SELVAGGI Franco

22 GALLI Giovanni (terzo portiere)

LA STORICA FINALE CON LA GERMANIA

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