Maturità, ipotesi prove "ridotte" al programma effettivamente svolto Azzolina: "Ci stiamo lavorando"

Il mondo della scuola si interroga su quale sarà il futuro dell’anno scolastico, ed in prima fila fra i preoccupati ci sono i ragazzi che hanno la maturità a giugno.

In vista della maturità ogni scuola, ogni classe, si regolerà in base al programma effettivamente svolto? «Non in tutte le prove». Così ha risposto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina alla domanda che le è stata posta stamane a Tutti in classe su Radio Rai Uno.

«Stiamo pensando a possibili soluzioni relative al momento in cui si ritornerà a scuola, se si ritornerà chiaramente. Devo tenere in considerazione cosa gli studenti hanno fatto in questo periodo di didattica a distanza. Ci stiamo riflettendo, abbiamo già in mente possibili soluzioni che garantiscano agli studenti di fare un esame serio, lo stanno chiedendo tutti ed giusto che non passi l’esame di Stato 2020 come quello in cui in cui si perda il sapore dell’esame di Stato stesso. Devo tutelare gli studenti rispetto agli apprendimenti degli ultimi mesi però l’esame di stato riguarda il percorso di 5 anni».

Certo «quella parte di programma da febbraio a giugno deve essere reale».

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