Di Maio si dimette da "capo" 5 Stelle nel caos, in Trentino nessun candidato a "facilitatore"

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio oggi pomeriggio annuncerà le sue dimissioni da capo politico del Movimento 5 Stelle. Di Maio, a quanto si apprende, avrebbe anticipato la sua decisione questa mattina nella riunione con i ministri del Movimento.

L’annuncio arriverà in occasione della presentazione dei facilitatori regionali, al Tempio di Adriano. Facilitatori che però non sono al completo: le consultazioni via web sulla Piattaforma Rousseau - ad esempio - non sono valide per il Trentino e l’Alto Adige perché non si è presentato nessun candidato.

La Piattaforma Rousseau quindi infoma nella pagina dei risultati che «nelle regioni Marche, Trentino Alto-Adige e Veneto per l’Area Formazione e Coinvolgimento, non essendo pervenute candidature, la designazione avverrà nei prossimi giorni a cura del Capo Politico e Team del Futuro che sceglieranno secondo criteri di competenza e merito».

Un risultato della recente diaspora locale, dove la gran parte dei consiglieri comunali di Trento ha lasciato il MoVimento per fondare "Onda Civica" con l'appoggio del consigliere provinciale Filippo Degasperi, mentre rimane fra i fedelissimi l'altro consigliere, Alex Marini.

Il comunicato ufficiale di Rousseau

 

Cosa accadrà dopo l’addio di Di Maio? Cresce, in queste ore, l’ipotesi di affidare la reggenza del M5S a Vito Crimi, in vista degli Stati generali previsti nella metà di marzo.

«Oggi pomeriggio alle 17 sarò a Roma insieme a tutti i facilitatori regionali. Mi collegherò in diretta perché ho delle cose importanti di cui parlarvi...Vi aspetto. A più tardi. Forza!» scrive su facebook Di Maio.

Dubbi anche sulla tenuta del governo, anche se da fonti governative si sottolinea come le vicende interne ad un partito non influenzano la compagine.

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