Marchio Dolomiti Unesco, Tonina replica agli ambientalisti «Non facciamo solo marketing»

Sovrapponendo i suoi ruoli istituzionali (quello di assessore provinciale e quello di presidente di turno della Fondazione Dolomiti Unesco), oggi Mario Tonina replica tramite l’Ufficio stampa della giunta provinciale di Trento alle associazioni ambientaliste nazionali, che la prossima settimana presenteranno il loro dossier alla sede Unesco di Parigi.

«Quelle mosse da alcune associazioni ambientaliste in questi giorni sono polemiche strumentali. Basti solo ricordare che Federica Corrado, presidente di CIPRA Italia, una delle associazioni sostenitrici della Fondazione Dolomiti Unesco, ci ha scritto in questi giorni rinnovando l’adesione della sua organizzazione e esprimendo apprezzamento per quanto fatto finora. Se chi ci critica intende presentare un Dossier all’Unesco di Parigi sul nostro operato, la cosa non ci spaventa, anzi. Una visita ispettiva di IUCN/Unesco nelle Dolomiti sarebbe un’importante occasione di confronto e ci permetterebbe di illustrare al meglio il grande lavoro fatto in questi anni. Se egli ambientalisti ci aiuteranno ad ottenere una visita, saremo i primi a ringraziarli».

Spiega il comunicato stampa: «E’ questa la replica del vicepresidente e assessore all’ambiente della Provincia autonoma Mario Tonina, che dall’ottobre di quest’anno è il presidente della Fondazione Dolomiti Unesco. “La gestione di un bene complesso come le Dolomiti, che coinvolge territori e amministrazioni diverse e mette in gioco molteplici problematiche, interessi ed equilibri – sottolinea Tonina - non può essere banalizzata con facili slogan. Va compreso inoltre che, al di là dell’importante lavoro che stiamo facendo, disporre di una piattaforma comune come la Fondazione è già un grandissimo risultato e soprattutto ci consente di guardare al futuro delle Dolomiti in maniera aperta e propositiva”».

La replica di Tonina alle critiche mosse da alcune associazioni ambientaliste, riprese in questi giorni dal sito dell’Adige, entra però anche nel merito. «Innanzitutto, è chiaro che le Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco sono uno dei siti più complessi al mondo per quanto riguarda la gestione, composto da 9 sistemi montuosi condivisi da 5 Province e 3 Regioni. Lo sforzo della Fondazione va innanzitutto nella direzione di supportare e incoraggiare gli enti e le comunità territoriali nella gestione congiunta di questo Patrimonio Mondiale. Non riguarda insomma primariamente la tutela del bene, gestita con strumenti preesistenti al riconoscimento, ma la sua governance e la diffusione di una sensibilità condivisa.Ben 9 Parchi e un Monumento Naturale condividono il Patrimonio Unesco e agiscono congiuntamente grazie allo strumento della Fondazione. Si vuole affermare che i Parchi non hanno funzione di tutela? O forse si confonde con il marketing il lavoro prezioso che la Fondazione sta facendo in accordo con le comunità locali sul versante della formazione e dell’educazione, che sono poi i campi in cui opera l’Unesco.Promuoviamo e coordiniamo un ricchissimo programma di educazione permanente, rivolto a svariati target: scuole, università, musei, operatori economici, comunità e cittadini nel senso più ampio del termine, che ci è stato riconosciuto anche recentemente dalla Commissione italiana Unesco. Ma facciamo anche altro. Sul tema del paesaggio, ad esempio, abbiamo appena adottato un documento che fotografa la distribuzione delle strutture obsolete sul territorio dolomitico, sollecitando un impegno delle amministrazioni ad iniziare ora la fase operativa della rimozione. Nel campo della gestione della mobilità e dei flussi turistici è in fase di ultimazione la piattaforma comune per la consultazione degli orari del trasporto pubblico in tutta l’area (Piattaforma DIVA – Rete della Mobilità coordinata dalla Provincia di Bolzano), stiamo perfezionando l’azione di monitoraggio e gestione dei Big Data per supportare lo sviluppo ulteriore di politiche territoriali sostenibili, e abbiamo realizzato o perfezionato gli strumenti di presentazione congiunta delle Dolomiti (ad esempio il portale visitdolomites.com o la guida Lonely Planet), allo scopo di distribuire i flussi in maniera più uniforme sull’intero territorio, andando ad aiutare le aree strutturalmente più deboli e cercando di togliere la pressione eccessiva agli hotspot più frequentati. La Fondazione non ha poteri coercitivi e non vuole nemmeno averne, considerato che la gestione di questo patrimonio, nel rispetto delle normative nazionali e internazionali, deve coinvolgere innanzitutto le comunità locali e deve essere da queste condivisa. Interessi e sensibilità possono essere diversi, ma disporre di una piattaforma comune come la Fondazione è già un risultato straordinario e soprattutto ci consente di guardare al futuro delle Dolomiti in maniera lucida, aperta e propositiva».

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TONINA A FELTRE: Ci informa un comunicato stampa della giunta provinciale di Trento. A Feltre si è svolto l’annuale incontro del Collegio dei Sostenitori con i vertici della Fondazione Dolomiti UNESCO. “Molto più di un incontro istituzionale di un organo statutario della Fondazione per relazionare in merito al bilancio delle attività svolte”, ha detto il presidente Mario Tonina. “Da qualche mese ho l’onore di presiedere la Fondazione Dolomiti UNESCO e da subito mi sono reso conto dell’importanza di mantenere attive ed operative le connessioni con le reti di tutti i soggetti territoriali interessati e coinvolti nella gestione di questo complesso Sito UNESCO. Vi ringrazio molto anche per la vostra partecipazione oggi”. Il direttore Marcella Morandini ha relazionato in merito al contributo dei Sostenitori per il decennale del riconoscimento UNESCO alle Dolomiti L’incontro con il Collegio dei Sostenitori si è svolto nella sala congressi del Museo Diocesano di Arte Sacra di Feltre, testimonianza importante del valore culturale oltreché paesaggistico e geologico delle Dolomiti Patrimonio Mondiale. Il ringraziamento del presidente Tonina oltre che a Monsignor Mazzorana, direttore del Museo, è stato per il sindaco di Feltre Paolo Perenzin che da anni “segue con attenzione e viva partecipazione le attività della Fondazione Dolomiti UNESCO, dimostrando di essere un amministratore che ha compreso bene il senso del riconoscimento”. Per “la garanzia della tutela e conservazione attiva dell’ampio territorio conincidente con parte del Sistema 3 del Patrimonio mondiale” è stato, invece, per Ennio Vigne, presidente del parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.

“Questo nostro incontro è un fondamentale momento di dialogo e confronto perchè siete voi gli attori protagonisti della conservazione e valorizzazione di questo Patrimonio Mondiale” - ha aggiunto il presidente Tonina - Ricordando che quest’anno è il decennale del riconoscimento UNESCO, ha ringraziato i Sostenitori che “hanno svolto un ruolo fondamentale, basti pensare che all’interno della Rete degli eventi per il decennale, con oltre 150 appuntamenti in tutte le Dolomiti, più del 60% delle iniziative è stato proposto e sviluppato da voi Sostenitori. Un sentito ringraziamento da parte mia e di tutto il Consiglio di Amministrazione per il vostro impegno. Questa è la dimostrazione più importante del processo culturale in atto che vede le comunità sempre più coscienti e consapevoli della responsabilità che deriva dal vivere in un Patrimonio di interesse globale, rispecchiando obiettivi e principi della cittadinanza attiva”.
Il presidente Tonina accennando al fatto che non mancano i momenti di confronto anche accesso e non vanno nascoste le criticità ha sottolineato “Apprezzo da sempre la critica costruttiva e la considero uno sprone a fare meglio. Soprattutto però apprezzo, sia nei rapporti istituzionali e personali, la franchezza e l’onestà intellettuale. Sapete ormai tutti quello che la Fondazione Dolomiti UNESCO è chiamata a fare. E’ uno strumento di confronto tra i territori interessati dal riconoscimento, la responsabilità degli interventi sul territorio è e rimarrà invece sempre necessariamente in capo agli enti competenti, a cominciare dalle Province autonome e dalle Regioni. Il mio impegno sarà sicuramente quello di incrementare ancora di più il dialogo con voi Sostenitori dai quali ci aspettiamo un interesse pro-attivo per i temi della gestione del Patrimonio delle Dolomiti. Un impegno che si possa concretizzare in vostre proposte ed iniziative spontanee e concrete sul territorio e che si possano integrare nelle linee di azione previste dalla Strategia Complessiva di Gestione”.
Sono stati molti i sostenitori arrivati da tutto il territorio dolomitico a Feltre. Hanno ascoltato e partecipato con l’entusiasmo che li contraddistingue e hanno accolto con particolare positività quanto detto dal presidente Tonina a fine intervento: “Mi preme ribadire l’importanza del perseguire un lavoro di squadra, non facile né scontato, che sta alla base del lavoro della piattaforma Fondazione Dolomiti UNESCO. Un lavoro di squadra che ha per protagonisti innanzitutto voi in quanto soggetti che operano sul territorio su livelli anche molto diversi tra loro, dalle Amministrazioni locali, alle associazioni ai privati cittadini, ma che trovano in questo luogo di incontro e confronto lo strumento per fare la loro parte nella tutela delle Dolomiti UNESCO, spazio di vita. Per farlo occorre responsabilità. Quella responsabilità che chiunque abbia a cuore le Dolomiti può e dovrebbe assumersi. Noi amministratori, in questo senso, abbiamo certamente l’onere più importante ed é giusto che sia così, perché questo é il ruolo della politica. Per quanto mi riguarda, intendo proseguire la mia Presidenza della Fondazione Dolomiti UNESCO con questo spirito”.
A chiusura dell’incontro si è tenuta la conversazione “Cambiamenti climatici e gestione del Patrimonio Mondiale delle Dolomiti: riflessione e linee strategiche” con Alex Cittadella - Università degli Studi di Udine e Cesare Lasen - Comitato Scientifico della Fondazione Dolomiti UNESCO.

 

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