Denunciato un trentino che cacciava le allodole in Calabria con richiami vietati

Un cacciatore trentino in trasferta in Calabria è stato denunciato dai carabinieri forestali, assieme a un bresciano, per aver utilizzato richiami vivi e acustici vietati per esercitare l’attività venatoria.

Due cacciatori, assieme a una “guida” locale si trovavano a Villapiana, in provincia di Cosenza.

Sequestrate le armi in possesso dei due, il munizionamento, il materiale utilizzato illegalmente e sei capi di fauna selvatica abbattuti.

I due cacciatori sono stati sorpresi mentre, nascosti dietro postazioni mobili e mimetizzate, abbattevano selvaggina utilizzando mezzi artificiali ed esche vive non consentite.

L’accompagnatore forniva assistenza e si occupava di recuperare la fauna abbattuta, in particolare allodole.

Nel momento in cui i militari sono intervenuti, uno dei due cacciatori ha anche tentato di spegnere il richiamo eletromeccanico.

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