Consiglio, Fugatti boccia la buvette senza alcolici

Bevande alcoliche, non ci saranno divieti. Nella buvette del Consiglio provinciale si potranno continuare a consumare. Senza problemi. Parola di Maurizio Fugatti.

Il presidente della Provincia ha preso le distanze da Alex Marini. Secondo il pentastellato durante le sedute consiliari i componenti della maggioranza passano il tempo a bere invece di partecipare alla discussione e vuole che si proibisca la vendita di alcolici.

«Che male c’è se un consigliere si concede un caffè alla buvette oppure, verso l’ora di mezzogiorno, un bicchiere di vino bianco? È sempre successo, anche in passato», ha detto Fugatti a margine dell'ultima seduta di giunta che si è tenuta ad Albiano.

Il numero uno dell’esecutivo a trazione leghista ha poi bocciato l’idea di introdurre nel bar interno della Regione l’obbligo di non distribuire bevande alcoliche. Alla base del suo no ci sono due ragioni: «Siamo in Trentino e a San Michele all’Adige ho preso il diploma da perito agrario con specializzazione in enologia. Non vedo poi la necessità di arrivare a tanto».

Ad Albiano, insieme alla giunta, c’era anche il consigliere provinciale e presidente della Lega Alessandro Savoi. Uno di quelli che si è sentito più offeso dalle parole pronunciate da Alex Marini. «La prossima volta che c’è Consiglio chiarirò il mio pensiero in aula al diretto interessato. Ho trovato estremamente gravi le sue uscite. Dire che noi della maggioranza stiamo sempre al bar e basta è una colossale sciocchezza. Sono arrabbiato».

Alex Marini, intanto, non molla la presa. E in una nota propone l’idea del “bar bianco” in Regione, il palazzo cioè che ospita anche le sedute del Consiglio provinciale.

«In molti - precisa il pentastellato - hanno equivocato le mie parole, attribuendomi termini che non ho pronunciato (ubriaconi ma anche alcolizzati) e che non rispecchiano affatto il mio pensiero. Non avevo alcuna critica morale da rivolgere ai colleghi riguardo al consumo d’alcol in sé».

E aggiunge: «Due gli aspetti che volevo evidenziare. La mancanza di rispetto dimostrata da alcuni consiglieri che si alzano per andare al bar del Consiglio durante i lavori e il consumo di alcol da parte del personale politico mentre svolge un’attività ad altissimo impatto potenziale sulle vite dei cittadini come è quella svolta in Consiglio provinciale». 

Il consigliere d’opposizione dichiara di non condividere le politiche proibizioniste: «Non sono astemio e non ritengo ci sia niente di male a consumare alcol responsabilmente o in contesti sociali, tuttavia ci sono ambiti nei quali non penso sia opportuno farlo, e fra di essi si annoverano certo le sedute del Consiglio, esclusi ovviamente i momenti conviviali ufficiali. Per questo ritengo che l’idea che il bar del Consiglio venga trasformato in un “bar bianco” (cioè privo di alcolici) sia da sottoscrivere in pieno».

E conclude con una rivelazione: «Ne avevo già parlato tempo fa col presidente del Consiglio Walter Kaswalder, che non mi era parso avverso all’idea, resta da vedere però se ci saranno le condizioni politiche per dar seguito al progetto».

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