Seconde case, Fugatti chiarisce «Permetteremo solo risanamenti»

di Denise Rocca

L'ipotesi - paventata nei giorni scorsi - di tornare indietro sulla legge Gilmozzi che limita, di fatto, il diffondersi delle seconde case, è stata ridimensionata dal presidente della Provincia.

Maurizio Fugatti lo ha chiarito nel corso dell'incontro con la stampa, successivo alla riunione di giunta di ieri mattina ad Ala: «Non siamo dei pazzi - ha risposto Fugatti a domanda diretta sull'argomento - che vogliono rimettere in moto quello che la Gilmozzi ha frenato e contenuto. Siamo però disponibili a valutare se ci siano delle situazioni specifiche nelle quali la normativa ha impedito il risanamento di alcuni edifici, o casi nei quali alcuni immobili siano deperiti come diretta conseguenza della norma. Di fronte a queste situazioni potremmo intervenire. Si tratta di cose minimali e particolari, non di un ritorno al pre legge Gilmozzi o di una cancellazione della norma come la conosciamo oggi».

Anche l'assessore Mario Tonina si è detto cauto sulla questione della possibile revisione della Gilmozzi: «In tante frazioni dei nostri comuni - ha specificato l'assessore - vediamo che il comune ha dovuto intervenire con misure di sicurezza su edifici privati diventati un rischio per l'incolumità pubblica: c'è da capire se queste situazioni si possano evitare o rimediare. L'impegno che ci sentiamo di prendere è quello di salvaguardare il patrimonio edilizio esistente, annullare la Gilmozzi oggi non avrebbe alcun senso. Faremo una ricognizione e poi si valuterà il da farsi».

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