Che cosa c'è nella manovra: sorprese e conferme

E’ stata approvata questa notte al Senato con 167 sì - ora passerà alla Camera dal 27 al 29 dicembre - la cosiddetta «manovra», ovvero la legge finanziaria dello Stato che il Governo ha limato e cambiato fino all’ultimo secondo (provocando le ire delle opposizioni, chiamate a votare un testo che nessuno aveva mai visto, a scatola chiusa). Il governo - come annunciato ieri dal ministro Riccardo Fraccaro - ha posto la fiducia, cioè ha fatto votare in blocco . Prendere o lasciare. In Commissione Bilancio (cha ha approvato il testo maxi verso le 21) le opposizioni hanno abbandonato i lavori ed il provvedimento è stato votato solo dalla maggioranza.

In attesa della definizione delle due misure simbolo, reddito di cittadinanza e pensioni, la manovra approvata dopo una notte di bagarre al Senato con 163 sì, porta con sè novità per famiglie, imprese, pensionati e grandi città.
Eccone alcune.

FAMIGLIA, DA FIGLI A NONNI - CAMBIANO I CONGEDI PARENTALI: I giorni per i neopapà aumentano: 5 sono obbligatori e uno facoltativo (se compensato con uno della mamma). La vera novità però è proprio delle mamme: potranno rimanere al lavoro fino al nono mese, godendo di tutti e 5 i mesi di congedo dopo il parto. Dopo il terzo figlio alle famiglie numerose arriva in regalo un appezzamento di terreno.

BONUS NIDO CRESCE, SCONTI PER SEGGIOLINI: Il bonus per gli asili passa da 1.000 a 1.500 euro. Viene stanziato 1 milione di euro per agevolazioni all’acquisto - obbligatorio - dei seggiolini antiabbandono sia nel 2019 che nel 2020.
- RINNOVATI I BONUS CASA MA ARRIVA TASSA SULLE AUTO: Ecobonus, sismabonus, bonus mobili e per i giardini sono tutti prorogati di un anno. Dopo polemiche e discussioni arriva la tassa sulle auto di cilindrata medio-alta. La Panda è salva. Le auto a basse emissioni avranno invece incentivi fino a 6.000 euro.

PENSIONATI, PRO E CONTRO: In attesa di quota 100 le novità non mancano: la rivalutazione automatica degli assegni in base all’inflazione viene ridotta per garantire risparmi all’Erario.
I tagli alle pensioni d’oro promessi da Luigi Di Maio saranno dal 15 al 40% per gli assegni (pochissimi) sopra i 500.000 euro.
Per i pensionati stranieri o italiani rimpatriati che scelgono di risiedere al Sud arriva infine una flat tax al 7%.

FISCO: TORNA LA WEB TAX
L’accordo con l’Europa per evitare la procedura di infrazione fa resuscitare la tassa del 3% sul digitale. Riguarderà le imprese con oltre 750 milioni di fatturato di cui 5,5 milioni almeno prodotti online. La web tax colpisce non solo colossi come Google e Amazon ma tutte le vendite online, la pubblicità, la trasmissione dati e le piattaforme digitali, quindi anche le imprese editoriali e alcune partecipate pubbliche.

SI RIAFFACCIA IL CONDONO VIA SALDO E STRALCIO: Non è la pace annunciata ma la Lega porta a casa la sanatoria sui debiti fiscali e contributivi per chi è in difficoltà economica (o in liquidazione) e ha un Isee sotto i 20.000 euro. Tre le aliquote con cui estinguere i debiti: 16%, 20% e 25%. La misura porta gettito nel 2019 e nel 2020 ma in 5 anni costa mezzo miliardo.

FLAT TAX MA SOLO PER AUTONOMI: Le partite Iva possono aderire ad un regime forfettario del 15% sui ricavi fino a 65 mila euro e del 20% sulla quota eccedente fino a 100.000 euro.

IMPRESE - SALE LA SOGLIA DEGLI APPALTI SENZA GARA: Il tema caro alla Lega, inserito e stralciato dalle bozze di vari testi, trova finalmente la sua collocazione. La soglia sarà doppia: la P.a.
potrà cioè affidare lavori diretti nelle opere tra 40 mila e 150 mila euro. Tra 150 e 350 mila sarà invece possibile procedere «previa consultazione di tre o più operatori economici».

AUMENTA A 40% SCONTO IMU SUI CAPANNONI: La deducibilità dei beni strumentali raddoppia rispetto al precedente 20%. Il M5S aveva tentato un blitz al Senato per salire al 50%, fallendo.

TAGLIO CUNEO PASSA PER PREMI INAIL: È previsto uno sgravio di circa il 30% per un totale di 410 milioni nel 2019 fino a 600 milioni nel 2021.

MINI IRES MA ADDIO A ACE E IRI - Per chi reinveste gli utili in azienda in beni strumentali o posti di lavoro l’Ires scende dal 24 al 15%. Le imprese devono però dire addio ad oltre 2 miliardi di incentivi dell’Aiuto alla crescita economica e al taglio fiscale previsto con l’introduzione dell’Iri. Il credito d’imposta su ricerca e sviluppo viene praticamente dimezzato, così come viene ridimensionato il superammortamento.

BANCHE E ASSICURAZIONI - RISPARMIATORI, RIMBORSO SENZA RICORSO ALLA CONSOB - Il fondo per il ristoro degli obbligazionisti colpiti dai crack bancari si apre anche agli azionisti, salendo a 1,5 miliardi in tre anni. Per ottenere l’indennizzo non si dovrà più dimostrare il misselling di fronte all’Arbitro Consob, ma fare richiesta direttamente al Mef, dove si prenderà carico dell’istanza una Commissione di 9 saggi. Verrà data priorità ai risparmiatori con Isee sotto 35.000 euro. Il Pd solleva però dubbi, spiegando che Etruria, Chieti, Ferrara e Marche potrebbero essere escluse.

DALLE BANCHE OLTRE 3 MLD, 900 MLN DA ASSICURAZIONI - La manovra introduce una modifica del trattamento contabile di perdite e svalutazioni dei crediti che portano ad un incasso per lo Stato di 3,5 miliardi. Le assicurazioni invece dovranno fare i conti con un aumento degli acconti fiscali da 900 milioni.

ROMA, MILANO, VENEZIA - FONDI PER BUCHE E METRO DELLA CAPITALE: Alla fine il M5S ottiene lo stanziamento di 75 milioni per risanare le strade di Roma, operazione a cui potrà essere chiamato a partecipare anche l’esercito, e 145 milioni per le linee della metropolitana.

900 MILIONI PER MILANO-MONZA: La Lega non è da meno e raggiunge lo scopo di finanziare fino al 2027 il prolungamento della linea M5.

TASSA DI SBARCO A VENEZIA: I turisti che non pernottano e che quindi non pagano la tassa di soggiorno dovranno comunque versare un ticket da 2,5 a 5 euro.

Ma nel testo ci sono tantissime cose, con commi e controcommi di ogni tipo. Ecco le misure più importanti e quelle curiose:

Raddoppiano le tasse per onlus e associazioni di volontariato. «Il regalo di Natale del governo del cambiamento è raddoppiare le tasse al volontariato» afferma il presidente di Anpas Dimitri Bettini annunciando, in una nota, una reazione dei volontari alla decisione del Governo, inserita nella legge di bilancio di raddoppiare le tasse agli enti che fanno assistenza sociale, protezione civile, ma anche beneficenza, ricerca scientifica, cultura, istruzione.
«Il rischio è che le associazioni vedano messa a rischio la loro sopravvivenza e la produzione di servizi fondamentali svolti da decenni - aggiunge Bettini -. La decisione del governo indebolisce il mondo del volontariato, drenando risorse che da sempre vengono investiti per aiutare i cittadini più deboli e per le fragilità». Per Bettini, «questo atteggiamento è intollerabile, con le nostre associazioni stiamo lavorando per capire come rispondere a questa decisione del Governo, che a parole dice di considerare il volontariato una risorsa, ma nei fatti ne decreta la scomparsa tagliando risorse importanti per la nostra sopravvivenza». C’è anche il raddoppio dell’Ires per gli enti del no profit nelle misure confermate dal governo nel maxiemendamento alla manovra. La cancellazione dell’agevolazione (che prevedeva un dimezzamento dell’aliquota al 12%) fa tornare l’Ires al 24% per enti e istituti di assistenza sociale, società di mutuo soccorso, enti ospedalieri, enti di assistenza e beneficenza; istituti di istruzione e istituti di studio e sperimentazione senza fini di lucro, corpi scientifici, accademie, fondazioni e associazioni storiche, letterarie, scientifiche, di esperienze e ricerche aventi scopi esclusivamente culturali. Rientrano nello stop all’agevolazione anche gli istituti autonomi per le case popolari.

Saldo e stralcio delle cartelle tra 2000 e 2017 per chi è difficoltà economica con Isee entro 20 mila euro. Lo si legge nel maxiemendamento, che prevede l’estinzione dei debiti per omessi versamenti di tasse e contributi pagando il 16% con Isee non superiore a 8.500 euro, il 20% con Isee fino a 12.500 euro e 35% con Isee fino a 20mila euro. Il debito può essere pagato senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione, entro il 30 novembre del 2019 oppure in 5 rate con importi diversi rispetto alla prima versione.

Non ci sono i soldi per la ricostruzione boschiva di Trentino e Veneto. Ma la regione Liguria potrà disporre di uno stanziamento di 8 milioni di euro per far fronte ad interventi di «progettazione e ripristino di opere a mare, danneggiate dagli eventi meteorologici» di fine ottobre e inizio novembre. Lo prevede il maxiemendamento del governo alla manovra presentato al Senato. Altri 5 milioni sono destinati invece alla regione Piemonte per i lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Biella-Novara.
Tre milioni sono infine stanziati per l’aeroporto di Crotone. Un contributo che si aggiunge a quello di 10 milioni inserito alla Camera per lo scalo di Reggio Calabria.

Prima rinviate, poi reintrodotte le assunzioni a tempo indeterminato presso la Presidenza del Consiglio, ministeri, enti pubblici non economici, agenzie fiscali e università: potranno assumere personale a tempo indeterminato anche prima del 15 novembre 2019. Quelle nelle università vengono posticipate al primo dicembre, con l’eccezione dei ricercatori a contratto che potranno essere quindi assunti come professori nel corso del 2019.

Gli sconti per l’acquisto dei seggiolini antiabbandono saranno estesi anche nel 2020 con uno stanziamento di 1 milione di euro, analogo a quello introdotto per il 2019 nel corso dell’iter della manovra alla Camera. Lo prevede il maxiemendamento alla legge di bilancio bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato.

Tassazione «modello Portogallo» per richiamare dall’estero chi è già in pensione e decide di spostare la sua residenza nel Sud Italia. Nel maxiemendamento alla manovra trova posto la flat tax al 7% per i pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni che scelgano di venire, o tornare, nei piccoli Paesi sotto i 20mila abitanti di Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia. Le entrate sono destinate all’istituzione di poli universitari tecnico scientifici nel Mezzogiorno Alla Rai 80 milioni in 2 anni. Un contributo di quaranta milioni all’anno nel biennio 2018-2019. Le risorse dovranno servire a rispettare gli obblighi del contratto di servizio, compresa la programmazione digitale.

L’Iva agevolata al 4% per cracker e fette biscottate, si applicherà anche a pane e cracker contenenti destrosio, saccarosio, grassi e oli alimentari industriali ammessi dalla legge, cereali interi o in granella e semi, semi oleosi, erbe aromatiche e spezie di uso comune. Lo prevede una norma inserita nel maxiemendamento alla manovra. Il testo prevede che non si rimborsano imposte già pagate né è consentita alcuna variazione prima dell’entrata in vigore della legge di bilancio fissata per il 1° gennaio 2019.

Proroga della concessione delle spiagge. Arriva la proroga per 15 anni delle concessioni demaniali marittime, che rinvia così ancora una volta la direttiva Bolkestein: lo si legge nel maxiemendamento alla manovra. La proroga riguarda anche le concessioni «per finalità residenziali e abitative». Da 15 anni l’Europa invita l’Italia a rifare le concessioni, con nuove aste pubbliche per incassare di più, ma non ci si riesce.

Tagli agli investimenti. Il maxi fondo per gli investimenti da 9 miliardi in tre anni previsto dalla manovra diventa un mini fondo da 3,6 miliardi nel triennio. È quanto si evince dal maxiemendamento presentato in Senato. Nel 2019 il fondo istituiti presso il Mef ammonta ora a 740 milioni di euro (contro i 2.750 della versione originaria), nel 2020 a 1.260 milioni (da 3.000 milioni) e nel 2021 a 1.600 (da 3.300). In totale il taglio è di 5,4 miliardi.

I decoder nuova generazione: sale a 151 milioni il contributo alle famiglie che, a partire dal prossimo anno e fino al 2022, cambieranno tv o decoder per adeguarsi al nuovo standard DVB-T2 in vista dello switch off del digitale terrestre attualmente in uso, dovuto al trasferimento delle frequenze per il servizio di telefonia mobile 5G. Un simile incentivo era stato previsto anche nel passaggio al digitale concluso nel 2012. Lo prevede il maxiemendamento alla manovra che recepisce anche la revisione delle regole per la ripartizione delle frequenze.

Non c’è la prevista norma anti-bagarinaggio per la vendita dei biglietti on-line dei concerti (che spesso sono esauriti in pochi minuti, ma riappaiono poi a prezzo maggiorato). Più tempo per adeguarsi alle nuove regole anti-bagarinaggio in palazzetti e stadi con capienza oltre i 5mila spettatori. Rivenditori, box office, siti internet ufficiali degli eventi avranno sei mesi per predisporre i biglietti nominativi, come già avviene per le partite di calcio, per accedere a concerti e spettacoli. Nel maxiemendamento alla manovra, infatti l’entrata in vigore delle nuove norme slitta dal 31 marzo al 1 luglio.

Arrivano 400 milioni per mettere in sicurezza strade, scuole ed edifici pubblici nei piccoli Comuni.
Lo prevede il maxiemendamento del governo alla manovra. I contributi, si legge, sono assegnati entro il 10 gennaio 2019 ai Comuni con popolazione sotto i 2.000 abitanti nella misura di 40.000 euro ciascuno, ai Comuni con popolazione tra 2.000 e 5.000 abitanti nella misura di 50.000 euro, ai Comuni tra 5.000 e 10.000 abitanti nella misura di 70.000 euro e per i Comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti nella misura di 100.000 ciascuno. I lavori dovranno iniziare entro il 15 maggio.

Allarme Iva dal Codacons. Se scatteranno le clausole di salvaguardia e le aliquote Iva saranno ritoccate al rialzo, i prezzi di una moltitudine di beni di largo consumo subiranno un aumento con conseguente stangata per le tasche delle famiglie italiane. A lanciare l’allarme è il Codacons, che ha realizzato una proiezione su un campione di prodotti: «Il passaggio dell’Iva ridotta dal 10% al 13%%, e quella ordinaria dal 22% al 26,5%, darà vita ad una stangata che, solo per i costi diretti, il Codacons stima a regime in +1.200 euro annui a famiglia, senza considerare i costi indiretti legati agli aumenti per imprese, industria, energia e trasporti».
«I rincari dei listini toccheranno ogni aspetto della nostra vita - prosegue Rienzi - Costerà di più svegliarsi e fare colazione al bar o in casa, ma anche lavarsi il viso e i denti, prendere la macchina per andare a lavoro, mangiare un tramezzino al bar, andare dal parrucchiere o portare un abito in tintoria, pagare le bollette o trascorrere una serata al cinema o in pizzeria». «Il Governo appare sempre più schizofrenico - aggiunge - Promette di non aumentare le tasse ma poi inserisce in manovra clausole di salvaguardia pesantissime che porterebbero l’Italia in vetta alla classifica dei paesi Ue con l’Iva più alta, seconda solo all’Ungheria».

La metro Milano-Monza. Ammontano a 900 milioni in 9 anni (dal 2019 al 2027) gli stanziamenti per il prolungamento della linea metropolitana M5 di Milano fino a Monza. Lo prevede il maxiemendamento alla manovra bollinato dalla Ragioneria. Su richiesta della Lega, a valere sul fondo investimenti istituito presso il Mef, sono stanziati 15 milioni nel 2019, 10 milioni nel 2020 e 25 milioni nel 2021, con importi crescenti negli anni successivi.

Fondo antidroga. Arriva un fondo contro la diffusione dell’uso delle sostanze stupefacenti, le tossicodipendenze e le alcooldipendenze con sette milioni nel triennio: lo prevede un maxiemendamento alla manovra.

Tagli a reddito e quota 100. Il fondo per il reddito di cittadinanza sarà ridotto di 1,9 miliardi nel 2019, scendendo così a un totale di 7,1 miliardi. La dote per la misura bandiera dei Cinque Stelle calerà poi di 945 milioni nel 2020 e di 683 milioni nel 2021. Sull’altro fronte caldo, caro alla Lega, ci sarà un taglio alla riforma delle pensioni di 2,7 miliardi, che scendono così da 6,7 a 4 miliardi. Le risorse per quota 100 torneranno però a salire di 1,3 miliardi nel 2020 e di 1,7 miliardi nel 2021.

Aumenti Iva. È confermata la sterilizzazione totale degli aumenti Iva nel 2019, che verranno però innalzati nel 2020 per circa 23 miliardi e nel 2021 e 2022 per 28,8 miliardi. Se non verranno disinnescate le clausole, l’Iva agevolata salirà quindi dal 10 al 13% dal 2020 mentre quella ordinaria dal 22% al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021. Aumenteranno anche le accise, per circa 400 milioni l’anno dal 2020.
Pensioni d’oro: tagli dal 15% al 40% Il taglio sulle pensioni d’oro (che scatterà dal 2019 per 5 anni) sarà del 15% per i redditi compresi tra 100.000 e 130.000 euro lordi e arriverà fino al 40% per quelli superiori ai 500.000 euro. Previsto un taglio del 25% per gli assegni compresi tra 130.001 e 200.000 euro, del 30% per quelli compresi tra 200.001 e 350.000 euro e del 35% tra i 350.001 e i 500.000 euro. La misura garantirà entrate per 239 milioni nel triennio 2019-2021.

Stretta all’adeguamento delle pensioni. Le pensioni saranno rivalutate al 100% fino a 1.522 euro (tre volte il trattamento minimo) mentre per gli assegni superiori scatterà una stretta sulla rivalutazione all’inflazione. Sei fasce: l’indicizzazione sarà riconosciuta al 97% per quelle tra tre e quattro volte il minimo; al 77% per quelle tra quattro e cinque volte il minimo; al 52% per quelle tra cinque e sei volte il minimo; al 47% per quelle tra sei e otto volte il minimo; al 45% tra otto e nove volte il minimo, e, infine, al 40% sopra nove volte il minimo. La misura porterà un gettito di 2,26 miliardi nel triennio 2019-2021.

Web tax. Altra novità introdotta con il maxiemendamento è l’imposta al 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online, forniscono pubblicità e trasmissione di dati. Il prelievo si applica alle aziende con ricavi «ovunque realizzati» non inferiori a 750 milioni euro e ricavi derivanti da servizi digitali, realizzati nel territorio dello Stato, non inferiori a 5,5 milioni. Quindi preparatevi a un aumento dei vostri acquisti su Amazon e altre piattaforme.

L’esercito per le buche a Roma: 75 milioni di euro. Per fronteggiare «l’emergenza» delle buche nel manto stradale della capitale, saranno stanziati 75 milioni di euro nel triennio e sarà possibile impiegare l’esercito. La norma, proposta dai Cinque Stelle e dichiarata inammissibile dalla Commissione Bilancio del Senato, rientra nel maxiemendamento nella versione riformulata. Autorizzata anche la spesa di 5 milioni per ciascuno dei prossimi tre anni, per l’acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali.

Centri storici, via libera ai cambi di destinazione d’uso. Per la valorizzazione degli immobili pubblici da dismettere sarà possibile cambiarne la destinazione d’uso e procedere con interventi edilizi. La norma aveva suscitato diverse polemiche ed era stata ribattezzata dai Verdi “norma sfascia centri storici”.

Tagli all’editoria. Resta nel testo presentato la norma proposta dai Cinque Stelle che prevede una riduzione progressiva dei contributi diretti all’editoria dal prossimo anno fino all’azzeramento nel 2022. Confermata anche l’abrogazione delle agevolazioni Ires per gli enti non commerciali, misura che penalizza anche le associazioni no profit e per questo ha scatenato le critiche della Cei.

Aumento prelievi sugli apparecchi per il gioco. Sale all’1,40% (dall’1,25%) l’aumento del Preu, il prelievo erariale unico, sugli apparecchi per il gioco. La percentuale destinata alle vincite (pay-out) passa dal 69 al 68% e dall’84,5 all’84%. Confermato l’aumento dell’imposta unica dovuta sui giochi a distanza (che dal 20% passa al 25% del margine), sulle scommesse a quota fissa su rete fisica (che dal 18% passa al 20% del margine) e a distanza (dal 22% al 24%) e sulle scommesse simulate (dal 20% al 22%).

Meno tasse per la birra artigianale. Un emendamento dà una mano ai produttori italiani di birra grazie al 40% di riduzione delle accise per i birrifici che producono meno di 10mila ettolitri all'anno.

NCC, il grande groviglio. La norma sugli Ncc inserita nel maxiemendamento alla manovra è costituita da diversi commi, di cui uno solo ha un costo di 1 milione di euro, da destinare all'istituzione di un archivio informatico. E' quanto si evince dalla relazione tecnica al testo. La prima parte della misura, che introduce la nuova regolamentazione contestata in piazza dagli Ncc, ha invece "carattere ordinamentale e, pertanto, alla stessa non si ascrivono effetti finanziari a carico della finanza pubblica", specifica la relazione.Il governo ha tuttavia deciso di eliminare l'intero pacchetto, con uno stralcio. Ieri sera a Roma e Milano manifestazioni dei taxisti, che hanno bruciato in poiazza bandiere della Lega Nord e dei 5 Stelle.

Non solo. Sconti a chi raccoglie tartufi, tagli alle accise per i mini birrifici, fondi per celebrare Ovidio ma anche Nilde Iotti e Renzo De Felice: nonostante i tentativi di riforma della legge di bilancio, negli oltre 1.100 commi della manovra spuntano, come sempre, tante micro-norme.
FUNGHI E TARTUFI - Viene introdotta una tassa forfait di 100 euro per chi raccoglie tartufi e funghi, circa 19mila in Italia. Il testo precisa però che si applica a chi ne fa commercio, sono esclusi i cercatori di funghi per "autoconsumo personale".
OPERE ‘A MARE IN LIGURIA - Otto milioni di euro per le “opere a mare, danneggiate dagli eventi meteorologici” di fine ottobre.
BIELLA E NOVARA - Cinque milioni al Piemonte per i lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Biella-Novara.
DIFESA CYBER - Tra i micro fondi arriva anche quello da un milione all’anno fino al 2021 a favore della difesa cibernetica.
ARRIVANO CATASTO DELLA FRUTTA E AIUTI A APICOLTURA - Due milioni a favore dell’apicoltura. E cinque milioni in due anni per la nascita del Catasto frutticolo nazionale.
EBRI E BIOTESTAMENTO - Tre milioni per la fondazione European Brain Research Institute, per la ricerca tra l’altro contro l’Alzheimer. Dal 2019, 400mila euro l’anno per la Dat.
FONDO RICERCA E ACCADEMIA CRUSCA - Arrivano trenta milioni l’anno dal 2019 al 2028 per il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e tre assunzioni all’Accademia della Crusca.
PIATTAFORMA DEL FOSFORO - 200 mila euro per la piattaforma italiana del fosforo.
SCUOLA MERIDIONALE - Niente «Normale» bis, a Napoli arriva però la Scuola superiore meridionale con 8 milioni nel 2019.
MUSEO CIVILTÀ ISTRIANA - 100 mila euro al Museo della civiltà istriana e all’Archivio di Fiume. Aiuti anche alla cineteca Italiana di Milano e la Cineteca del Friuli. Due assunzioni al ministero dell’Istruzione per le minoranze linguistiche Fvg.
MINORANZE CRISTIANE - 2 milioni all’anno per il biennio 2019-2020 e 4 milioni dal 2021.
CELEBRAZIONI IOTTI - Per le celebrazioni di Nilde Iotti (30 anni dalla morte e 100 dalla nascita, 200mila euro.
E QUELLE PER DE FELICE E SPIRITO - Sessantamila euro all’anno per un biennio in occasione dei 40 anni dalla scomparsa di Ugo Spirito, firmatario del Manifesto degli intellettuali fascisti, e dei 90 anni dalla nascita di Renzo De Felice.
OVIDIO - Un anno in più per celebrare l’anno ovidiano.
DALLE BANDE AL DESIGN - Un milione per festival, cori e bande e 3,5 milioni alla arti applicate come moda, design e grafica.
Mezzo milione alle scuole di musica per gli studenti disabili.


DE BERTOLDI: MANOVRA DEPRESSIVA. Sulla manovra un durissimo commento de senatore trentino di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.«Questa è una manovra tutta orientata all’austerity e che indebita il futuro degli italiani. La prossima finanziaria è già scritta. Sono stati tagliati 30 miliardi di investimenti per il prossimo triennio.

Sull’ammodernamento della rete ferroviaria sono state ridotte le risorse, colpendo in maniera grave sia il rinnovamento delle linee regionali e sia dell’Alta Velocità. Ma cosa ancora più pericolosa è che sulla base di un furore ideologico M5S e Lega hanno attaccato i pensionati che guadagnano 1500 euro, mascherando il tutto sotto la demagogica battaglia sulle pensioni d’oro. E se questo non bastasse il governo ha deciso di ledere l’autonomia della Casse di previdenza dei professionisti, prevedendo una sanatoria per i versamenti non effettuati. Una misura gravissima, che rischia di mettere in ginocchio moltissime Casse di previdenza. Siamo perciò scontenti di questa legge di Bilancio, che in una fase di recessione della nostra economia anzichè invertire la tendenza allontana la nostra Nazione dalla crescita e dallo sviluppo» ha dichiarato oggi.


SALVINI SODDISFATTO: «Non siamo geni, non abbiamo fatto miracoli, ma siamo persone coerenti e di parola», dice Matteo Salvini su Fb parlando della manovra, «non sono Batman e non sono Gesù Bambino - ma - finalmente c’é un governo con le palle».

«Sono contento di aver fatto le tre di notte per dare agli italiani dei fatti, lavoro vero», aggiunge. Il vicepremier ha elencato quelli che considera successi della legge di bilancio. «In sei mesi abbiamo fatto più noi che altri chiacchieroni in 6 anni - ha aggiunto -, sono stati sei mesi entusiasmanti».

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