Caso Regeni: Fico rompe con l'Egitto, Roma indaga 7 agenti del Cairo

Strappo dell'Italia nei confronti dell'Egitto sul caso Regeni: il presidente della Camera Roberto Fico ha annunciato la sospensione dei rapporti tra i due Parlamenti finché non si accerterà la verità sul ricercatore ucciso (nella foto) . Il pressing è concentrico, anche sul fronte giudiziario, perché la procura di Roma ha indagato sette agenti dei servizi egiziani, con l'accusa di sequestro di persona. Sono passati quasi tre anni dal ritrovamento al Cairo del corpo di Regeni, martoriato dalle torture, ma ancora non si vede la fine di questa tragica vicenda, finora seppellita in una coltre di depistaggi e ostruzionismi da parte egiziana. Adesso a Roma si tenta di imprimere una nuova accelerazione.
Sul fronte politico, Fico ha deciso di congelare «ogni tipo di relazione diplomatica con il Parlamento egiziano, fino a quando non ci sarà una svolta vera nelle indagini e un processo risolutivo». L'iniziativa è stata approvata da tutti i gruppi di Montecitorio.
Fico ha espresso tutta la frustrazione italiana per la situazione di stallo, nonostante le rassicurazioni fornite dal presidente Abdel Fattah Al Sisi.

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