Il Papa invitato da Kim Jong-un in Corea del Nord

Dopo il disgelo con Donald Trump, il leader nordcoreano Kim Jong-un (nella foto) chiede al Papa di andare a Pyongyang: l'invito sarà consegnato in Vaticano dal presidente sudcoreano Moon direttamente a Francesco nell'udienza della prossima settimana. Il 18 ottobre segnerà quindi un altro momento importante di un anno storico, apertosi tra i rischi di guerra atomica e diventato poi un'occasione straordinaria di svolta per le vicende nordcoreane.
«Prima aspettiamo che arrivi l'invito», ha detto il direttore della sala stampa vaticana Greg Burke. Poco prima, infatti, il portavoce presidenziale Kim Eui-kyeom aveva spiegato che il leader del Nord era pronto ad accogliere il Pontefice «con ardore», parlando nel briefing con i media dell'imminente viaggio di Moon in Europa (13-21 ottobre) che comprende tappe in Italia e Vaticano. Il presidente consegnerà «questo messaggio» al Papa, al quale poi chiederà anche «la benedizione e il supporto a favore della pace e della stabilità della penisola coreana», aveva aggiunto.
La mossa di Kim è legata ai canali di comunicazione mai chiusi tra le parti e che hanno visto sempre attiva la Chiesa cattolica di Seul, «anche nei momenti più difficili». Non a caso, c'era anche Hyginus Kim Hee-Joong, presidente della Conferenza coreana dei vescovi, alla cena d'onore dello scorso mese a Pyongyang per la delegazione sudcoreana al seguito di Moon per il terzo summit dell'anno tra i leader.
«Se papa Francesco andrà a Pyongyang sarà davvero un miracolo. Ma tutto è possibile a Dio», ha commentato il vescovo Lazzaro You Heung-sik, a capo della diocesi di Daejeon.

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