Ponte Morandi, attesa per il commissario

A cinque giorni dall'entrata in vigore del decreto Genova, la città non ha ancora il nome del commissario per la ricostruzione. In pole c'è ancora il sindaco di Genova Marco Bucci anche se il primo cittadino non ha nascosto i propri dubbi sul documento del governo.
Tramonta, invece, la candidatura dell'imprenditore Claudio Gemme, voluto dalla Lega. Sul suo nome il premier Giuseppe Conte avrebbe manifestato più di una perplessità per un possibile conflitto di interessi. Gemme è stato dirigente del gruppo Fincantieri e la sua casa di famiglia è stata coinvolta nella tragedia del Ponte.
Di contro, il M5s avrebbe avanzato il nome del fisico Roberto Cingolani, sul quale però, al momento, ci sarebbe lo stop della Lega. E allora l'accordo politico potrebbe vertere su Bucci con il Movimento che potrebbe essere convinto da un elemento: con Bucci commissario le stilettate contro il governo del governatore ligure Giovanni Toti potrebbero affievolirsi. E proprio il presidente della Regione, che ieri ha sentito il premier Giuseppe Conte, ha chiesto che «si facciano bene e con serietà le verifiche prima di procedere con una nomina di cui dobbiamo essere tutti convinti».
Bucci, che ieri ha fatto con Toti un sopralluogo nella zona rossa in vista della riapertura della linea ferroviaria prevista per stamattina, non lascia trapelare nulla. Anzi oppone un «no comment» a chi gli chiede se è stato contattato da Roma. E si limita a dire: «Il commissario? Non vedo l'ora di conoscerlo. Ho tante cose da dirgli». E tante cose da chiedere hanno anche gli abitanti della Valpocevera che per lunedì prossimo hanno organizzato la prima manifestazione di piazza dopo il 14 agosto.

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