No vax, bimbi in gabbia Scandalo per manifesto

Uno spettacolo teatrale contro la legge 119 sui vaccini obbligatori voluta dal ministro Beatrice Lorenzin. È la piece «Il decreto», domani a Firenze

Uno spettacolo teatrale contro la legge 119 sui vaccini obbligatori voluta dal ministro Beatrice Lorenzin. È la piece «Il decreto» che, come scrive il Corriere Fiorentino, domani farà tappa a Firenze, al teatro Puccini: la locandina ritrae due bambini chiusi in gabbia con la scritta cavie e una mano dalle unghie acuminate che allunga le grinfie (nella foto).

Lo spettacolo non è al suo debutto, ma nel capoluogo toscano sta montando la polemica: a curarlo è la Compagnia del Teatro artistico d’inchiesta, l’interprete è David Gramiccioli, attivista no-vax. Lo spettacolo, spiega in una nota, porta «in scena la verità», sulle «ragioni dell’economia che surclassano quelle della sicurezza di milioni di bambini» e su una «legge che non potendosi chiamare ‘”Legge sulla sperimentazione obbligatoria di medicinali su esseri umani” è stata opportunamente chiamata “legge sui vaccini obbligatori”».

Lo spettacolo è fuori dal cartellone del teatro Puccini che credeva di aver dato in affitto la sala per un dibattito: solo quando è stata vista la locandina, riporta il Corriere Fiorentino, hanno capito di cosa si trattava, a contratto ormai firmato. Da Palazzo Vecchio (che è socio del Puccini ma riconosce autonomia al teatro) nessun commento finora.

Interviene Gabriele Toccafondi, sottosegretario all’istruzione e compagno di partito di Lorenzin che definisce «inaccettabile uno spettacolo che allude alla ministra come una nuova Mengele» e chiede l’intervento dell’autorità giudiziaria. «Non mi piace la censura e sono per l’assoluta libertà di pensiero - afferma - ma credo proprio che ora ci sia da mettere un freno a chi fa propaganda antiscientifica e offende l’onorabilità delle persone».

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