Dellai vs Biancofiore, opposti su tutto Scintille su autonomia e tasse

Si sono viste scintille ieri al Grand Hotel Trento nel faccia a faccia organizzato da giornale L'Adige tra il deputato ed ex governatore trentino Lorenzo Dellai, capolista di Civica popolare nella circoscrizione regionale e candidato del centrosinistra nel collegio uninominale della Valsugana, e la deputata altoatesina Michaela Biancofiore, capolista di Forza Italia sia in Trentino Alto Adige, che in Emilia Romagna, e candidata del centrodestra nel collegio uninominale di Bolzano. 

di Luisa Maria Patruno

Si sono viste scintille ieri al Grand Hotel Trento nel faccia a faccia tra il deputato ed ex governatore trentino Lorenzo Dellai, capolista di Civica popolare nella circoscrizione regionale e candidato del centrosinistra nel collegio uninominale della Valsugana, e la deputata altoatesina Michaela Biancofiore, capolista di Forza Italia sia in Trentino Alto Adige, che in Emilia Romagna, e candidata del centrodestra nel collegio uninominale di Bolzano. Intervistati dal direttore dell’Adige, Pierangelo Giovanetti, nell’incontro elettorale organizzato ieri dal giornale, i due parlamentari, che per caratteristiche personali e politiche non potrebbero essere più lontani, hanno infatti duellato non risparmiandosi punzecchiature e affondi a ripetizione. A fine incontro l’ex presidente della Provincia, sollecitato sul punto da una domanda - visto che la sua candidatura nel collegio della Valsugana e sul listino è considerata a rischio e senza rete - ha annunciato che se non dovesse essere rieletto alla Camera non si presenterà ad ottobre alle elezioni provinciali. «Non ho intenzione di perdere - ha detto Dellai - se vinco resterò in Parlamento. E non sarò candidato alle Provinciali, non sono alla rincorsa di una candidatura. Ho già dato e avuto molto dalla politica».

RADICI CRISTIANE, SICUREZZA, AUTONOMIA.

Il confronto è iniziato subito frizzante in un botta e risposta sulle «radici giudaico-cristiane» dell’Italia e dell’Europa e sulla parola d’ordine «prima gli italiani», di cui ha parlato la coordinatrice regionale di Forza Italia. «Le radici cristiane - ha esordito Biancofiore - vanno messe in Costituzione. Ripresenterò un disegno di legge per questo. E poi mi impegnerò per la sicurezza, perché sono molto preoccupata per le politiche migratorie. Penso che prima devono venire gli italiani. Invece dei vari Cie e Cara per l’identificazione degli immigrati - ha detto provocatoriamente - penso che si dovrebbero creare i Cip, ovvero i Centri di identificazione degli italiani poveri, che non hanno gli stessi sussidi e aiuti». L’altro impegno che Biancofiore si assume come deputata è promuovere una riforma dello Statuto di autonomia che «rilanci la Regione con Trento capoluogo» perché «lo Statuto era stato voluto regionale da De Gasperi».
Dellai ha replicato secco: «Ecco, io farò esattamente il contrario di quello che dice lei. Della cristianità per fortuna abbiamo già chi ci pensa ed è Papa Francesco. Nella Costituzione De Gasperi non aveva inserito riferimenti alla cristianità, ma i principi cristiani che sono alla base della nostra democrazia, perché non si usa la cristianità come una clava in politica». Il deputato del centrosinistra ha respinto poi la logica del «prima gli italiani o prima i trentini». «Vuol dire non rendersi conto - ha detto - che siamo una società delle interrelazioni. Il grande valore della civiltà europea è mettere al centro la persona». Riguardo all’autonomia speciale, l’ex governatore ha insistito invece sulla necessità di ripristinare il principio dell’intesa per le modifiche dello Statuto, che era contenuto nella riforma costituzionale spazzata via dal referendum. E si è scaldato sui continui riferimenti a suo dire a sproposito di De Gasperi da parte della «nazionalista» Biancofiore. Come primo provvedimento Dellai si è augurato di poter «dare la fiducia a un Governo che non ci riporti indietro né fuori dall’Europa».

TASSE E MIGRANTI.

La riduzione delle tasse sarà la priorità di Forza Italia e del centrodestra ha assicurato Biancofiore «anche se Berlusconi ne ha già cancellate completamente molte, come l’Imu prima casa e quelle di successione e donazione poi ripristinate», affermazione che ha fatto rumoreggiare il pubblico - più numeroso quello a favore di Dellai - dal quale sono partiti i fischi. La deputata ha spiegato dunque la proposta della «flat tax», l’aliquota fissa per tutti del 23%, che è il cavallo di battaglia di Forza Italia in queste elezioni. Poi ha proposto un «Piano Marshall» per bloccare l’immigrazione aiutando i Paesi africani di provenienza. Riguardo al «Piano Marshall» Dellai ha risposto che «è già nella politica europea grazie all’iniziativa di Renzi e Gentiloni, mentre in Italia il centrodestra aveva quasi azzerato i fondi per la cooperazione allo sviluppo in Africa, che si è cercato di ripristinare in questi anni». No alla flat tax perché: «Come diceva don Milani: tutti uguali in una società di diseguali non è giustizia ma massima ingiustizia. Tutti vogliamo ridurre le tasse, ma dobbiamo iniziare da quelle sul lavoro riducendo il cuneo fiscale e introducendo il quoziente familiare che tiene conto del numero di figli come in Francia».

IL GOVERNO DELL’AUTONOMIA.

La deputata Biancofiore sull’autonomia speciale ha sottolineato: «Io sono critica sulla gestione dell’autonomia non sul suo valore. Purtroppo in Trentino è stata usata rendendola asfissiante con i suoi contributi, creando una società da socialismo reale come in Urss». Poi ha attaccato Dellai per i debiti della Provincia «ha lasciato 2 miliardi di debiti» e il successore Rossi a cui ha dato di voto «5 meno meno» invece del «7» a Kompatscher. Dellai sul debito ha risposto: «Era 1 miliardo 320 milioni e tutto per sostenere gli investimenti per uscire dalla crisi a fronte di un credito che la Provincia vantava con lo Stato di 5 miliardi». Poi naturalmente ha promosso Rossi «il voto è molto positivo». È emersa poi la posizione opposta tra i due sulla società A22 in house (Biancofiore è contraria). Mentre sulla Valdastico Dellai ha detto di condividere la posizione espressa dalla giunta Rossi su un tracciato non autostradale che può essere utile al Trentino.

CENTRODESTRA, GENTILONI E I 5 STELLE.

L’onorevole Dellai ha poi preso di mira la tenuta del centrodestra sottolineando le posizioni diverse specie sull’Europa: «Salvini vuole uscire dall’euro e la Meloni dall’Europa, ma Berlusconi sarebbe il garante. Una politica costruita per scaricare le contraddizioni sull’Europa non funziona». Biancofiore ha risposto che: «Salvini populista? Mi fa ridere che lo dicano proprio Lorenzin e Cicchitto ora nella Civica popolare di Dellai ci hanno governato insieme per 20 anni. Non è un pericoloso estremista, comunque ha firmato il nostro programma». Dellai ha invece espresso l’auspicio che dopo le elezioni: «Gentiloni possa continuare a guidare il Paese come presidente del consiglio». Su un possibile dialogo tra Forza Italia e il Movimento 5 Stelle dopo le elezioni, Biancofiore dice a sorpresa: «Io personalmente governerei con i grillini. Sono persone valide. Con Fraccaro ho fatto un emendamento, si possono fare cose positive». Dellai invece è più scettico: «Vorrei capire prima cosa sono. Oggi si sono messi il doppiopetto, ma nessuno capisce la loro vera natura e più non si capisce più mi preoccupa ad averli al governo del Paese».

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