New York Times: sui vaccini M5S dannoso La replica: la vostra è disinformazione

«Populismo, politica e morbillo»: è il titolo di un editoriale del New York Times che mette nel mirino il Movimento 5 stelle e ammonisce sul pericolo che in questi tempi di post verità possono rappresentare «le bugie, le teorie cospirative e le illusioni diffuse dai social media e dai politici populisti».

Tra gli esempi citati, l’opposizione ai vaccini che ha portato ad una grave diffusione di morbillo in Italia e in alcuni altri Paesi europei.

Il giornale ricorda che anche il presidente americano Donald Trump ha alimentato lo scetticismo sui vaccini, assecondando l’ipotesi - infondata - di un legame con l’autismo.

«In Italia - scrive il quotidiano - il movimento populista Cinque stelle (M5S) guidato dal comico Beppe Grillo ha fatto attivamente campagna su una piattaforma anti vaccini, ripetendo i falsi legami tra vaccinazioni ed autismo. Per questi e altri scettici, la diffusione del morbillo in Italia dovrebbe suonare come un allarme forte», ammonisce il Nyt citando l’aumento di caso dal 2015.

«L’M5s forse - osserva il giornale - non è responsabile per l’intera diffusione, dato che lo scetticismo sui vaccini è anteriore alla crescita del partito. Ma la percentuale di bambini vaccinati è calata costantemente negli anni recenti.
Combattere lo scetticismo sui vaccini - conclude il quotidiano - non è facile, perchè neppure gli innumerevoli studi sanitari che negano qualsiasi legame tra vaccini e autismo sono riusciti a penetrare la coltre distesa da Grillo e persone come lui. La diffusione del morbillo fornisce alle autorità sanitarie un’opportunità di rafforzare la loro argomentazione sottolineando la concreta evidenza di quello che segue inevitabilmente quando le vaccinazioni calano».

Immediata la replica di Grillo sul blog: «Oggi il New York Times ha pubblicato un articolo in cui afferma che “In Italia il movimento Cinque Stelle (M5S) guidato da Beppe Grillo ha portato avanti una campagna attiva su una piattaforma anti vaccini ripetendo i falsi legami tra vaccinazioni e autismo”. A sostegno di questa balla non c’è nulla, neppure un link, un riferimento, una dichiarazione. Nulla. Non c’è perchè è una balla».

Grillo, accusa il Nyt di «fake news» e aggiunge: «Non esiste nessuna campagna del MoVimento 5 Stelle contro i vaccini, né una piattaforma anti vaccini, nè sono mai stati ripetuti falsi legami tra vaccinazioni e autismo. Il danno più grande che posso aver fatto per il diffondersi delle malattie infettive è stato contagiare qualche bambino da piccolo, ma non essendoci più i miei non posso verificare, forse possono farlo i segugi del New York Times», scrive ancora Grillo.

Si prega il direttore del giornale di dire quali sono le fonti su cui si basa questa fake news e di chiedere subito scusa per questa bufala internazionale. Bisogna rendere subito obbligatorio un vaccino contro le cazzate dei giornalisti», conclude Grillo.

Ma a rincarare la dose è il segretario del Pd Matteo Renzi: «Oggi - scrive l’ex premier in Fb - l’Italia è sul New York Times per l’aumento dei casi di morbillo. E per il fatto che alcuni partiti come i Cinque Stelle sono volutamente scettici sui vaccini. Una figuraccia internazionale, allucinante. E cosa fa Beppe Grillo stamattina? Attacca il New York Times...  Ma come si fa? Basta! Per una volta, Grillo, torna umano: lascia stare i clic e gli algoritmi. Rimangiati le parole che hai detto contro i vaccini e contro le mammografie. Chiedi scusa e tutti noi rispetteremo il tuo passo indietro.

Ci sono i video sulla rete che rilanciano le frasi assurde che hai detto in questi anni: spiega a tutti che hai sbagliato», scrive Matteo Renzi sui social network in un messaggio al leader M5S Beppe Grillo.

«Invita tutti i tuoi sostenitori a fare i vaccini, smetti di sparare contro le mammografie, rispetta la scienza anzichè insultare personalità che non ci sono più come Rita Levi Montalcini e Umberto Veronesi. Chiedi scusa e tutti noi rispetteremo il tuo passo indietro. Qui è in ballo la salute dei nostri figli e delle nostre figlie, non l’ennesima polemicuccia per prendere qualche voto in più. Prima viene la salute degli italiani, poi vengono i clic del tuo blog», conclude Renzi.

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