M5S: dieci decreti per Ilva Ignorato il diritto alla salute

«Il procedimento aperto oggi dalla corte di Strasburgo contro lo Stato italiano, per non aver protetto la vita e la salute dei cittadini di Taranto dagli effetti negativi delle emissioni dell’Ilva, conferma che quanto fatto sinora dal governo, con 10 decreti, non è servito a nulla. O meglio, non è servito a preservare i tarantini dall’inquinamento emesso, oltre ogni soglia sostenibile, dallo stabilimento siderurgico che da più di 50 anni avvelena la città, causando un numero crescente di morti e malattie tumorali di ogni tipo e violando il loro diritto alla vita».

Lo affermano in una nota i parlamentari del Movimento 5 stelle in commissioni Ambiente, Attività produttive e Industria di Camera e Senato. «Dieci decreti Salva Ilva in pochi anni. Per ognuno, lo stesso, identico, obiettivo: salvare l’azienda. Metterla al riparo dalla crisi. Mai, nemmeno un articolo, un decreto, un provvedimento, per salvare la vita dei cittadini di Taranto - proseguono i pentastellati - Ne risponderanno alla Corte europea e ne risponderanno in sede giudiziaria: proprio oggi è ripreso il processo in Corte d’Assise per il disastro ambientale causato dall’Ilva che si apre con 47 imputati, di cui 44 persone fisiche e 3 società, Ilva, Riva Fire e Riva Forni Elettrici».

 

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