Pediatri sulle nave per salvare i migranti

I mezzi aeronavali della Guardia Costiera impegnati nel mar Egeo per l’operazione di Frontex porteranno a bordo pediatri italiani per fornire assistenza specialistica ai bambini migranti. È stato firmato a tal fine un protocollo per la collaborazione tra il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera e la Fondazione Pediatria e Famiglia. Quattro medici volontari partiranno sabato, in via sperimentale per una settimana, alla volta di Samos, dove opera una motovedetta italiana.

L’ammiraglio Vincenzo Melone, comandante generale della Guardia Costiera, firmando l’accordo, ha evidenziato come nell’attività di soccorso a Samos gli equipaggi salvino molti minori e anche neonati, quindi ha sottolineato l’utilità e l’importanza di «un’assistenza specialistica». Dal 25 gennaio la Guardia Costiera italiana sta offrendo il proprio aiuto all’operazione Poseidon nell’attività di soccorso di migranti a largo delle isole di Samos e Kos con due motovedette e un elicottero a Lesbo.

«Oggi la pediatria è chiamata a fare la sua parte. I bambini rappresentano il nostro futuro e il futuro non può morire su una spiaggia», ha detto il dottor Giuseppe Gullotta, presidente della Fondazione.

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