Napoli, Zanotelli contro De Luca «Si svende l'acqua ai privati»

Urla, spintoni, bagarre al Consiglio regionale della Campania doveva essere il giorno di Vincenzo De Luca, presidente della Campania indagato per concussione dalla Procura di Roma, insieme ad altre sei persone. È stato il giorno del caos, con la protesta dei 5 Stelle le cui intenzioni venivano ben espresse nello striscione «De Luca dimettiti» esposto sui banchi della presidenza occupati già dal mattino. Ma nel frattempo passa un contestatissimo provvedimento sull'acqua che i movimenti popolari, anche per voce del trentino padre Alex Zanotelli, accusano di calpestare l'esito dei referendum per l'acqua pubblica bene comune, favorendo invece la privatizzazione nelle mani delle grandi multinazionali del settore.

Ai grillini De Luca risponde a muso duro, prima con un tweet («Una giornata intera perduta per nulla a causa delle sceneggiate dei 5Stelle, e senza poter rendere le mie dichiarazioni. Non succederà più») e poi con una dichiarazione dal sapore più decisamente politico. «C'è un milione di cittadini campani che non è appassionato alle sceneggiate».

A suo avviso, c'è stata la «conferma che c'è chi fa chiacchiere e chi decide, chi fa propaganda e chi risolve i problemi della gente». Contro i 5stelle anche il centrodestra, secondo il quale i grillini hanno fatto un regalo al Pd e a De Luca, al quale Stefano Caldoro non risparmia una ferma frecciata riprendendo una battuta fatta da Renzi nei giorni scorsi: De Luca «governi se capace, ma intanto fugge».

In Consiglio regionale De Luca era stato convocato dalle opposizioni. Avrebbe spiegato ai consiglieri campani che lui di quel presunto patto per garantirgli una sentenza favorevole e per continuare a fare il presidente non sapeva nulla.

Ma il governatore in aula non ha mai messo piede. O meglio, un piede ce l'ha messo, prima che fosse dato inizio ai lavori, giusto il tempo di fiutare che l'aria non era delle migliori e per capire che difficilmente avrebbe mai preso la parola in quel caos organizzato dala M5s. Tutta la gazzarra l'ha vista dalla tv interna a circuito chiuso.

E così nell'aula del Consiglio la scena se la sono presa i grillini, che hanno trovato nei Comitati per l'acqua pubblica (in discussione la legge di riordino del servizio idrico) degli alleati. Già in avvio di seduta (alle 11) il capogruppo Valeria Ciarambino si era seduta al posto del presidente del Consiglio a sovrapporsi agli interventi dei consiglieri che avevano preso la parola leggendo le cronache e gli atti del «caso De Luca». Tra battimani e cori, per un po' è andato in scena un Consiglio parallelo: quello ufficiale, e quello con il controcanto dei grillini. Risultato: toni alti e caos totale.

«Questo Consiglio fa finta di niente in uno dei momenti più tragici della sua storia con un presidente bugiardo che ha mentito - spiegava Ciarambino annunciando una mozione di sfiducia - e che a sua volta vuole far finta di nulla rispetto a una vicenda gravissima». Invano il presidente del Consiglio, Rosa D'Amelio, ha cercato di forzare la mano dando il via ai lavori almeno per omaggiare le vittime di Parigi. È stato l'unico minuto di silenzio. Quello che è successo dopo, tra cori e accuse incrociate, ha reso impossibile andare avanti.

«Pagliacci» scandiva parte del Pd, «Siete come l'Isis, fate sciacallaggio sui morti», l'accusa del Verde Borrelli. La protesta M5s è proseguita fino a quando non si è preso atto dell'impossibilità di proseguire.

Ma è passata la legge sull'acqua invisa a grillini e movimenti. «È una vergogna che il Pd abbia approvato questa legge - tuona padre Alex Zanotelli - figli e nipoti li malediranno per aver venduto l'acqua».

Di seguito il comunicato del Coordinamento campano per la gestione pubblica dell'acqua – Rete civica ATO3

« All'Odg, ”il riordino del servizio idrico integrato (SII)”, la presidente del consiglio, Rosa D'Amelio, con metodo antidemocratico, e nonostante l’occupazione dell'aula da parte dei Consiglieri Regionali del M5S, ha continuato l'irregolare svolgimento del Consiglio, con la complicità dei Capigruppo regionali (escluso il M5S), deliberando per una legge sul Riordino del SII,

L'occupazione dell'aula consiliare da parte del M5S e la richiesta dei cittadini presenti del rispetto dell'esito referendario, non ha bloccato l'approvazione di una legge che favorisce le lobby e penalizza il diritto umano all'acqua. Dopo il minuto di silenzio osservato da tutti (compreso noi), in segno di solidarietà e vicinanza alle vittime di Parigi, il Consiglio regionale, a dispetto dei fatti di violenza ipocritamente invocati da alcuni consiglieri, ha continuato i lavori senza rispetto delle procedure e senza alcuna discussione e ha approvato velocemente una legge di vitale importanza.

Inaccettabile, vergognoso, antireferendario. Una barbarie istituzionale. Una seduta farsa resa possibile solo speculando sull'eccidio di Parigi

Come Coordinamento dei Comitati Campani avevamo chiesto l'approvazione di un testo dello stesso PD, che condivideva alcuni nostri principi di fondo.

Il fatto che poi loro abbiano ritirato questa proposta a favore del Disegno di Legge De Luca/Bonavitacola, che punta a limitare il potere decisionale degli ATO esistenti e dei Sindaci che fanno parte con la creazione dell' EI.C. (Ente Idrico Campano), favorendo, in questo modo, la svendita delle principali sorgenti idriche regionali a favore delle grandi società multinazionali, è per noi un grave atto di tradimento verso quel milione di cittadini italiani che con il referendum del 12 e 13 giugno 2011 si erano espressi per la gestione del servizio idrico.

Prendiamo atto di questa vergognosa metodologia, antidemocratica e approssimativa, licenziando gli emendamenti velocemente, trasgredendo il regolamento e le procedure istituzionali, che dovrebbero garantire la validità delle sedute del Consiglio Regionale.

Da notare che tutti gli emendamenti sono stai votati velocemente e senza esplicitare i contenuti.

Oggi è stato inferto un duro colpo alla democrazia».

All'Odg, ”il riordino del servizio idrico integrato (SII)”, la Presidente del Consiglio, Rosa D'Amelio, con metodo antidemocratico, e nonostante l’occupazione dell'aula da parte dei Consiglieri Regionali del M5S, ha continuato l'irregolare svolgimento del Consiglio, con la complicità dei Capigruppo regionali (escluso il M5S), deliberando per una legge sul Riordino del SII,

L'occupazione dell'aula consiliare da parte del M5S e la richiesta dei cittadini presenti del rispetto dell'esito referendario, non ha bloccato l'approvazione di una legge che favorisce le lobby e penalizza il diritto umano all'acqua. Dopo il minuto di silenzio osservato da tutti (compreso noi), in segno di solidarietà e vicinanza alle vittime di Parigi, il Consiglio regionale, a dispetto dei fatti di violenza ipocritamente invocati da alcuni consiglieri, ha continuato i lavori senza rispetto delle procedure e senza alcuna discussione e ha approvato velocemente una legge di vitale importanza.

INACCETTABILE, VERGOGNOSO, ANTIREFERENDARIO !!!

Una barbarie istituzionale.

SEDUTA FARSA, RESA POSSIBILE SOLO SPECULANDO SULL'ECCIDIO DI PARIGI.

Come Coordinamento dei Comitati Campani avevamo chiesto l'approvazione di un testo dello stesso PD, che condivideva alcuni nostri principi di fondo.

Il fatto che poi loro abbiano ritirato questa proposta a favore del Disegno di Legge De Luca/Bonavitacola, che punta a limitare il potere decisionale degli ATO esistenti e dei Sindaci che fanno parte con la creazione dell' EI.C. (Ente Idrico Campano), favorendo, in questo modo, la svendita delle principali sorgenti idriche regionali a favore delle grandi società multinazionali, è per Noi un grave atto di tradimento verso quel milione di cittadini italiani che con il referendum del 12 e 13 giugno 2011 si erano espressi per la gestione del servizio idrico.

Prendiamo atto di questa vergognosa metodologia, antidemocratica e approssimativa, licenziando gli emendamenti velocemente, trasgredendo il regolamento e le procedure istituzionali, che dovrebbero garantire la validità delle sedute del Consiglio Regionale.

Da notare che tutti gli emendamenti sono stai votati velocemente e senza esplicitare i contenuti.

OGGI E' STATO INFERTO UN DURO COLPO AI CITTADINI CAMPANI E ALLA DEMOCRAZIA!!!!!

Napoli 16 Novembre 2015

Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua – Rete Civica ATO3

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