Panizza denuncia chi si è rallegrato in Rete per la morte del presidente del Consiglio regionale

Il senatore Franco Panizza denuncerà Enrico Rizzi (nella foto). Il segretario nazionale del Partito Animalista Europeo sul suo profilo Fb si era dichiarato felice per la morte del presidente della Regione Trentino Alto Adige Diego Moltrer.

In serata Enrico Rizzi, intervistato da Giuseppe Cruciani, conduttore del programma La Zanzara in onda su Radio24, ha confermato tutto e ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di rimuovere le sue frasi dai social network. «Per me - ha detto - è deceduto un cacciatore. Punto. Seminano morte ogni mattina quando si alzano e imbracciano un fucile. Che sia morto per un malore non c’entra nulla, così come che la legge consenta l’attività venatoria non significa che questa sia una pratica giusta». E ha aggiunto: «Come me sono felici tante altre persone, andate a rileggervi i messaggi che mi sono arrivati su Facebook. Ribadisco la mia felicità. Paura per la denuncia? Ma figuratevi. Se stava a casa non moriva». (Qui la puntata)

Panizza denuncerà sia Enrico Rizzi sia tutte le altre persone che hanno scritto online «cose ignobili». Percorrerà le vie giudiziarie pure il deputato Mauro Ottobre. Sconcertato pure il presidente del Consiglio Provinciale Bruno Dorigatti

Nel frattempo Rizzi attacca e promette di continuare nella sua crociata, anche contro Panizza.

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IL DISCORSO DI PANIZZA AL SENATO

Con queste parole oggi il Senatore Panizza ha voluto ricordare Diego Moltrer.

Colleghe e colleghi, Nella giornata di ieri ci ha lasciati il Presidente del Consiglio Regionale del Trentino- Alto Adige/Südtirol, Diego Moltrer. Una scomparsa improvvisa e dolorosa che ci ha privati di una grande personalità, di un amico appassionato e sincero, che ha speso la sua vita per la nostra terra e per la nostra gente di cui era profondamente innamorato. In queste ore la minoranza linguistica Mochena e tutta la Regione piangono la sua scomparsa. Con tristezza, ma anche con quella compostezza che si addice alle nostre genti di montagna. Tuttavia, da parte di alcuni esponenti di un sedicente partito animalista, sono comparse sulla rete affermazioni ignobili: di vero e proprio giubilo per la morte di Diego, rappresentandola come giusta punizione per la vicenda dell'Orsa Daniza. Presidente, io so bene che tutto questo afferisce più alle categorie della psichiatria che a quelle della politica, eppure tutto questo è inaccettabile.

L'odio sociale, che trova sempre più sfogo e parvenza di legittimazione sociale in alcuni angoli della rete, travalica e offende le regole essenziali e di civiltà del nostro vivere assieme. Qui non si tratta del diritto alla critica politica che può essere anche aspra. Per questo stasera, come segretario del Partito Autonomista Trentino Tirolese di cui Diego faceva parte, mi recherò in Questura per sporgere denuncia contro questi vili che, nascondendosi dietro una tastiera, diffamano la memoria di una persona che ha dedicato un'intera vita al suo amato Trentino. E lo voglio annunciare in quest'Aula, perché ogni forma di odio che mina le regole base del nostro vivere civile non può e non deve in alcun modo passare sotto silenzio. Perché non c'è nulla di pi ù scabroso, non c'è nulla di più incivile di quello che abbiamo letto in queste ore. Non si gioisce per la scomparsa di nessuno. Men che meno di un grande personaggio che oggi un'intera comunità piange. E lo piange perché era un uomo del fare, concreto, che andava al nocciolo delle questioni senza troppi giri di parole. Una persona vera, di quelle che servono proprio in questo momento di difficoltà. Ciao Diego, ci mancherai".

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