Sempre più italiani bussano all'Atas

L'Atas è nata per l'accoglienza degli stranieri, soprattutto di coloro che si trovano in difficoltà. Ma da qualche tempo sono in costante crescita le ririchieste d'aiuto provenienti dagli italiani. Questi ultimi sono diventati, nel corso del 2013, il secondo gruppo nazionale all'interno dell'Atas con una percentuale del 9,3% sul totale, dietro al Marocco (13,6%). All'assemblea dell'associazione ha partecipato anche l'ex ministro all'integrazione Cécile KyengeI tuoi commenti

L'Atas è nata per l'accoglienza degli stranieri, soprattutto di coloro che si trovano in difficoltà. Ma da qualche tempo sono in costante crescita le ririchieste d'aiuto provenienti dagli italiani. Questi ultimi sono diventati, nel corso del 2013, il secondo gruppo nazionale all'interno dell'Atas con una percentuale del 9,3% sul totale, dietro al Marocco (13,6%). Spicca poi un incremento del 20% delle richieste d'aiuto da parte delle donne. «Aumentano i bisogni sociali dal territorio che stanno riguardando, a causa della crisi, anche gli italiani. Il tutto in un momento di forte decremento delle risorse», osserva  il presidente Francesco Colato. All'assemblea dell'Atas ha partecipato anche l'ex ministro all'integrazione Cécile Kyenge. «Fino a quando sono stata al ministero - ha spiegato - ho cercato di creare una rete di tutte quelle buone pratiche che vengono messe in campo da associazioni come l'Atas».

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