Terzo rogo doloso nei boschi della Panarotta domato dai pompieri

di Luigi Oss Papot

Nuovo allarme, ieri pomeriggio, per un incendio boschivo nei boschi della Panarotta, oltre Vetriolo lungo la Strada dei Baiti.
Ad appena undici giorni di distanza dall’ultimo rogo (era la sera del 9 agosto) e a venti da un altro (la mattina del 30 luglio), i vigili del fuoco di Levico sono stati chiamati ad intervenire ieri pomeriggio poco dopo le 15 pressappoco nella stessa zona, i Prati di Monte, per delle fiamme che stavano divampando da alcuni alberi e rami schiantati nel bosco e che stavano attecchendo alla vegetazione circostante, pochi metri a valle della chiesetta di San Pietro in Vincoli.

Fortunatamente il rapido intervento dei pompieri ha scongiurato, come nei casi precedenti, danni peggiori, e l’intervento si è concluso dopo circa un’ora: le fiamme sono state presto domate da due squadre intervenute con autobotte e pompa.
Ad allertare i vigili del fuoco sono stati degli operai di un’impresa boschiva che a qualche decina di metri dal punto nel quale sono partite le fiamme hanno il loro campo base, dove è posizionata una teleferica per il trasporto del legname e dove i macchinari lavorano i tronchi prima del trasporto a valle. «Eravamo giù a valle - racconta un operaio - intenti nel lavoro, ed abbiamo visto solo una grande fiammata improvvisa iniziare a divorare gli alberi».

Ma anche nell’incendio di ieri, la matrice dolosa è confermata con la quasi totale certezza: le prime indagini della Forestale hanno portato a scoprire inneschi: come spiegano gli agenti, è stata rinvenuta della carta avvolta attorno ad una sigaretta, un metodo che permette al piromane di abbandonare l’area prima che le fiamme si rendano visibili. Si tratta comunque del terzo rogo in neanche un mese: una serialità preoccupante.

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