Il rilancio della Panarotta riparte con una nuova pista dedicata agli slittini (e per le bici)

Per la prossima stagione invernale potrebbe già arrivare la pista da slittino in Panarotta. Una nuova attrazione in più, piccolo tassello che va ad implementare i servizi offerti sulla montagna di Pergine per iniziare il tanto discusso rilancio del comprensorio sciistico, stretto la stagione passata fra la maledizione della mancanza di neve, di acqua, di temperature ideali, di guasti a catena che si sono susseguiti neanche li avesse programmati la mente più perversa. Senza contare la tragica morte del poliziotto Paoli, per cui sono ancora aperte le vie giudiziarie.

Ieri, con determinazione del dirigente ai lavori pubblici del Comune di Pergine, è stato affidato l’incarico per la redazione del progetto definitivo della pista da slittino al dottore forestale Giovanni Martinelli dello studio associato GEA di Cavalese, per un importo di 2.628,14 euro più contributo EPAP ed IVA per complessivi 3.270,44 euro. La realizzazione complessiva dell’opera invece dovrebbe aggirarsi attorno ai 250 mila euro, finanziata dal Fondo Territoriale.

La pista dovrebbe risultare con un tracciato di oltre 1.700 metri, 11 tornanti, un dislivello di 240 metri con una pendenza media del 14% e larghezza di 2,50 metri: non dunque una traccia da sfruttare per gare agonistiche, ma solo per il puro e semplice divertimento di scendere a bordo di una slitta fra i boschi, in una pista sicura. La partenza è prevista da Cima Esi e l’arrivo a Malga Montagna Granda, gli stessi punti serviti dal nuovo impianto di risalita che la scorsa stagione è stato collocato dopo il pensionamento della quarantenne seggiovia biposto.
Un tracciato per la quasi totalità nel bosco (di proprietà dell’Asuc di Pergine, che solo nei tratti iniziali e finali accosta la pista da sci, e che per la sua realizzazione non si prevedono grandi movimenti di terra, in quanto sfrutta l’orografia del terreno: passata la stagione invernale poi, la pista, viste le sue dimensioni, può essere ulteriormente sfruttata sia come pista da downhill per le mountain bike.

Sono alcuni anni ormai che si parlava di questa pista in Panarotta, e dopo un lungo iter burocratico si è arrivati ormai alle battute finali, tanto che la speranza è che l’appalto possa partire in autunno, consentendo la sua apertura già per le nevicate di quest’inverno.
Come annuncia il presidente della società Panarotta srl, Matteo Anderle, c’è però anche dell’altro che bolle in pentola: «Effettivamente qualcosa che si muove c’è -spiega- anche se annunci ufficiali non posso ancora darne. Posso dire invece che stiamo procedendo con le operazioni di pulizia, anche dopo la tempesta Vaia, delle piste, dello skiweg, dell’opera di presa per gli impianti di innevamento, con controlli e collaudi degli impianti di risalita». L’altra opera attesa è il bacino di accumulo idrico per l’innevamento: «Stiamo ricercando il sito adatto per la sua realizzazione -conferma Anderle- anche grazie a dei carotaggi del terreno. Ci sono buoni auspici e buona volontà da parte di tutti, da noi, dalla Provincia, dall’assessorato e da Trentino Sviluppo. Serve l’ennesimo colpo di reni per portare la Panarotta a livello delle altre stazioni».

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