Salta la festa alla Tognola, i giovani contro Moroder

di Andrea Orsolin

È probabilmente la festa più attesa dell'anno dai giovani della valle. Ogni anno in centinaia salgono sulla cabinovia della Tognola per raggiungere l'Alpe, dove solitamente ad inizio aprile si tiene la «Gran festa di chiusura» o, più semplicemente, la «Chiusura degli impianti». Splash Party con un tuffo nell'acqua ghiacciata indossando sci e abiti sgargianti, gare in parallelo, Color Party a lanciarsi le bustine con la polvere colorata. Verso metà pomeriggio si scende a valle, alla partenza degli impianti, dove la festa continua fino a tarda sera con la musica da discoteca e il Pasta Party. 

Niente di tutto questo sarà riproposto quest'anno, perché a prendersi la scena in Tognola domenica 7 aprile salutando la conclusione della stagione sciistica sarà Giorgio Moroder, 78enne dj e produttore discografico. Probabilmente saranno tanti gli over 40 (peraltro anche loro presenti in massa alle scorse «chiusure») felici dell'arrivo a San Martino di Castrozza di un'artista di portata internazionale, già vincitore di tre premi Oscar, sul quale molti operatori turistici contano per dare alla località un ritorno di immagine importante.  

Non la pensano però allo stesso modo i giovani di Primiero, che di Moroder non hanno mai sentito parlare. Per loro è molto meglio avere in console Irineve o Simon G, solo per citare due deejay locali, e ballare a lungo con la musica delle hit contemporanee. È facile prevedere come la chiusura degli impianti quest'anno non sarà cosa per giovani, che oltre a non conoscere l'ospite di giornata non saranno di certo disposti, nella maggior parte dei casi, a sborsare i 50 euro (più costo della prevendita) per assistere al concerto. 

Valeria Ghezzi , amministratore delegato della società che gestisce Impianti Tognola, getta acqua sul fuoco. «Non potevamo farci sfuggire l'occasione di avere da noi Moroder. La festa di chiusura non è stata cancellata per sempre, ma quest'anno abbiamo deciso di cambiare e fare una cosa nuova. Da metà pomeriggio la movida si sposterà alla partenza degli impianti, aspetteremo lì i giovani che non vogliono salire in quota ad assistere al concerto». 

I ragazzi e le ragazze di Primiero non sono rimasti in silenzio di fronte a quella che per loro è una grande ingiustizia e hanno deciso di alzare la voce, protestando per essere stati privati della loro tanto amata festa. Lo hanno fatto utilizzando i mezzi di comunicazione che usano tutti i giorni, quei social dove raccontano le proprie vite e i propri pensieri attraverso foto e parole. Da questa settimana sta circolando in rete un'immagine ritraente la locandina dell'evento dove viene espresso tutto il rammarico per la decisione di cancellare la tradizionale festa di chiusura degli impianti.  

«Niente Splash Party, niente gara in parallelo, niente Color Party, 55 euro il biglietto. Grazie per aver rovinato l'ultima festa per i giovani, Alpe Tognola».
Questo quanto scritto nel post, già condiviso da moltissimi adolescenti. Che di sicuro non hanno perso la voce.

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