Fuga di gas a Levico Evacuata la piscina

di Leonardo Pontalti

Un guasto ad una delle caldaie della piscina comunale di Levico Terme ha portato ieri alla temporanea chiusura dell’impianto dopo la sua evacuazione, al termine di una mattinata non facile, segnata dalle segnalazioni della presenza di un forte odore di gas nell’area compresa tra via delle Caserme e vicolo del Rio.

L’allarme è scattato poco dopo le 10.30, quando residenti e passanti hanno iniziato ad avvertire distintamente nell’aria l’odore di gas. Subito sono stati mobilitati i vigili del fuoco volontari del corpo della località termale, che con i propri uomini e le apparecchiature in dotazione hanno subito iniziato a cercare quale potesse essere il punto esatto dal quale fuoriusciva il metano.

Sono state controllate casa per casa tutte le abitazioni di vicolo del Rio, la strada subito a monte dell’impianto e così anche gli stabili di via delle Caserme.

Quando è stato accertato che dagli edifici sottoposti alle verifiche non arrivava alcuna perdita di gas, si è così deciso di controllare anche la piscina, che fino a quel momento non era stata presa in considerazione dato che tutto all’interno stava funzionando regolarmente.
È così emerso come in realtà il guasto avesse interessato proprio una delle tre caldaie che servono l’impianto: mentre due stavano funzionando regolarmente, una non bruciava correttamente il metano, con il gas che così stava fuoriuscendo incombusto diffondendosi nell’aria, all’esterno dell’impianto.

A quel punto, verso le 12.15, dopo che i vigili del fuoco volontari di Levico sono stati raggiunti dai vigili del fuoco permanenti arrivati dal capoluogo, si è deciso di procedere precauzionalmente con l’evacuazione della piscina. Per evitare possibili rischi per la quindicina di persone che in quel momento si trovavano all’interno, ma anche perché, per risalire alle cause della perdita e procedere con le riparazioni, è stato necessario spegnere tutte e tre le caldaie, con inevitabili ripercussioni per la temperatura dell’acqua in vasca e per quella delle docce.

Nel primo pomeriggio l’impianto, di proprietà comunale e gestito dalla Rari Nantes Valsugana, è rimasto chiuso per permettere di riparare la caldaia guasta: alle 16.40 la piscina è stata regolarmente riaperta, come conferma il responsabile tecnico degli impianti gestiti dalla Rari Nantes Valsugana Maurizio Fontana: «Anche noi sentivamo odore di gas, ma fortunatamente il problema non ha avuto ripercussioni sui locali interni della piscina. Tutti i presenti sono stati evacuati precauzionalmente e dopo aver portato a termine gli accertamenti e gli interventi di riparazione abbiamo potuto subito riaprire».

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