L'addio a Rosanna Tamanini «Una vita da ricordare»

di Luigi Oss Papot

Tutto il paese di Vigolo Vattaro si è fermato ieri pomeriggio per dare l’ultimo saluto a Rosanna Tamanini, la donna di 82 anni investita e uccisa martedì pomeriggio a Villazzano, mentre era alla fermata dell’autobus da un uomo ubriaco, ora in carcere.
 
Una fine tanto tragica quanto assurda, che ha lasciato attonita tutta la comunità nella quale Rosanna Tamanini era un punto fermo: vicesindaco per molti anni al fianco di Walter Kaswalder, presente ieri e molto provato, è stata anche maestra d’asilo crescendo molte generazioni di vigolani, e infine, andata in pensione, persona attiva nel tessuto del volontariato locale.

La chiesa di San Giorgio di Vigolo Vattaro si è riempita all’inverosimile molto tempo prima dell’inizio delle esequie, celebrate dal parroco, don Giorgio Gabos, accompagnato da don Renato Tamanini, che ha legami di parentela con la famiglia di Rosanna, e da padre Marco Demattè, della Comunità dei Giuseppini del Murialdo ma originario proprio di Vigolo Vattaro. A salutare il feretro di Rosanna, attorniato da una vasta schiera di fiori di ogni colore, tante persone comuni, tanti rappresentanti delle numerose associazioni della Vigolana, e poi persone del mondo politico e comunale di ieri e di oggi.
«Sembra impossibile - ha esordito don Giorgio aprendo la celebrazione - essere qui a salutare Rosanna, mentre proprio domenica scorsa era qui, in questi banchi, e discutevamo insieme sulle nostre attività».

L’omelia è stata invece affidata a don Renato Tamanini, che ha tracciato un bel ritratto di Rosanna, donna ancora energica, assetata di cose da fare: «Siamo tutti sconvolti e tristi per una morte così tragica - ha detto don Renato - e sembra quasi che qualcuno si sia accanito intenzionalmente contro Rosanna senza nessuna pietà, anzi con cattiveria. Purtroppo però non possiamo scegliere le modalità e il momento della nostra morte, soprattutto quando dipende dal comportamento di altre persone. Resta solo la dolorosa perdita, definitiva. Ma la tragicità della morte non ci deve far dimenticare la bellezza della vita, e la vita di Rosanna è bella da ricordare, perché è stata segnata da generosità ed equilibrio. Ha saputo farsi apprezzare per la sua bontà, dedizione e saggezza, senza eccessi e senza paura. Tutti le siamo riconoscenti per la sua testimonianza di vita».

Prima della conclusione della celebrazione religiosa, ha voluto prendere la parola anche il sindaco del Comune di Altopiano della Vigolana, David Perazzoli: «Cara Rosanna - ha detto - la notizia della tua improvvisa scomparsa ha lasciato un vuoto enorme nella nostra comunità. Comunità che hai sempre sostenuto e per la quale ti sei adoperata con grande senso civico. Ricordo quando mi segnalavi migliorie per il decoro urbano, perché volevi che al tuo paese venisse data la massima attenzione possibile. Non ti dimenticheremo».

Commosso, infine, il ricordo e il saluto di Walter Kaswalder: «Il nostro non è un saluto ma un ringraziamento - ha detto il presidente del consiglio provinciale - per quello che hai fatto e per come lo hai fatto. Ti ho incontrato proprio lunedì, mentre scendevi dalla strada di Casa Santa Maria e rientravi dopo un pomeriggio passato a donare il tuo conforto a chi ne ha maggiormente bisogno. La differenza nella nostra amministrazione l’hai fatta tu. Grazie per il lungo cammino fatto insieme, nel quale abbiamo raggiunto risultati importanti. Ora, nel tuo nuovo cammino, potrai raccogliere tutto il bene che hai seminato con tanta generosità».

Rosanna è stata quindi salutata nuovamente sul sagrato della chiesa, prima della partenza del feretro per la cremazione, ed è stata ricordata con un minuto di silenzio anche ieri sera, all’inizio del consiglio comunale dell’Altopiano.

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