Servono ancora almeno 20 giorni per liberare la strada dei Baiti

I segni del maltempo di fine ottobre a Levico sono ancora ben visibili nelle zone montane del Comune sul versante nord delle Valsugana, dove si lavora incessantemente per liberare e mettere in sicurezza non solo i sentieri boschivi e le strade sterrate che portano alle abitazioni private e ai punti di attrazione turistica, ma anche per liberare alcune strade carrabili che sono, ad oltre un mese di distanza dal violento vento che ha martoriato il Comune, ancora impraticabili e dove vigono ancora i divieti imposti tramite le ordinanze del sindaco Michele Sartori. 
Una di queste è la strada dei Baiti che sale alla località Vetriolo ed è, come dice il nome stesso, la via di accesso a molte baite private e ad alcune attività, come l’albergo ristorante «Al Cacciatore». Gli uffici comunali stanno lavorando sodo per cercare di liberare la strada ma la ditta privata di disgaggio che si sta occupando di questa operazione, attrezzata con mezzi adatti come escavatori, ragni e rocciatori, trova davvero parecchio lavoro da fare. Non c’è dubbio, sostengono gli uffici, che Levico sia stato «uno dei Comuni più violentemente colpiti». Di questo chiunque può prendere atto percorrendo la strada provinciale per Vetriolo, aperta e percorribile. 
Ci vorrà ancora parecchio lavoro prima di riuscire a bonificare l’intera Strada dei Baiti e il tempo stimato è di 20 giorni, sempre che le condizioni atmosferiche consentano di proseguire: attualmente la ditta ha liberato la parte inferiore, ma deve ancora arrivare al ristorante «Al Cacciatore». Al momento quindi il transito è consentito solo durante il giorno, dalle 8 alle 18, ai proprietari delle abitazioni solo ed esclusivamente per effettuare verifiche o riparazioni degli immobili. 
Ancora chiuse anche entrambe le strade, quella pedonale da via San Biagio e quella carrabile dalla strada provinciale 228, che portano al Forte delle Benne che anche per questo fine settimana ha dovuto quindi rinunciare all’apertura, e al Maso Lazzaretti: le condizioni della carrabile al momento promettono abbastanza bene e, se fila tutto liscio, dovrebbe essere percorribile per la fine della prossima settimana: sono stati risolte le due frane che avevano interessato la carreggiata e rimosse gran parte delle ceppaie. 
Invece, la passeggiata pedonale che molti conoscono e che si inerpica sul Colle dai castagni di via San Biagio, è ancora chiusa e ha subito dei crolli importanti che hanno interessato soprattutto i boschi sotto la strada che, cadendo, si sono portati via gran parte della passeggiata. Crolli importanti e lo schianto di alberi di dimensioni considerevoli e che con le loro radici tenevano in piedi strade, passeggiate e sentieri, fa sì che sia ancora attiva anche l’ordinanza di divieto di accesso a tutte le strade forestali, alle piste d’esbosco, ai sentieri SAT e ai percorsi pedonali all’interno o ai margini del bosco, compresa la Stradina dei Pescatori lungo il lago di Levico. 

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