Acsm spa, nel 2017 produzione di energia calata del 31% causa la siccità

Nel siccitoso 2017, il gruppo Acsm ha prodotto circa 279,3 GWh elettrici, ottenuti per gran parte mediante l’idroelettrico e in minima parte attraverso la cogenerazione da biomassa legnosa. Proprio la scarsità di piogge ha ridotto la produzione di quasi il 31% rispetto all’anno precedente, ma la riduzione è stata in parte compensata dall’aumento del prezzo medio di vendita, fattore che ha contenuto l’impatto sui conti.
Ecco quindi i principali dati economici della capogruppo Acsm spa nel 2017: patrimonio netto pari a 39.843.850 euro; valore della produzione di 5.188.353 euro, di cui 4.310.182 ricavi dalle vendite e dalle prestazioni; utile netto di 612.669 euro (-438.784 rispetto al 2016). Per quanto riguarda il bilancio consolidato, sommando i risultati economici della capogruppo e delle sue controllate, il valore della produzione è di 45.682.429 euro (di cui 41.898.887 come ricavi); il patrimonio netto di 78.710.30  euro; l’utile netto di esercizio di 723.041 euro.
«Nell’ottenimento dei risultati e obiettivi - si legge nella relazione di bilancio -  restano aperte alcune criticità»: «la continua contrazione dei margini dell’attività di produzione elettrica fortemente penalizzata dagli elevati costi fissi di produzione (canoni idroelettrici in particolare) e dal forte calo del valore di vendita dell’energia elettrica prodotta dagli impianti (e ceduta nel mercato secondo l’andamento della borsa elettrica). Inoltre, la scadenza delle grandi concessioni idroelettriche prevista nel 2022 imporrà al Gruppo e al territorio di adottare tutti gli sforzi necessari per ottenerne la riaggiudicazione, essendo indubbio che la società sia un vero e proprio “tesoretto” per l’ambito locale. Si pensi solo che, oltre agli utili divisi tra i comuni, Acsm distribuisce in loco 1.943.599 euro di imposte dirette tra Iva versata, Imu, Imis, Tasi, Ires e Cosap e dà lavoro a 76 dipendenti: 1 dirigente, 5 quadri, 33 operai e 37 impiegati, la maggior parte, il 36% over 50; segue poi la fascia 40-49 anni (33%9), quella 30-39 (26%) ed infine quella dai 20 ail 29 anni, corrispondente ad un 5%».
Come sono ripartiti i dividendi 2017, distribuiti nel 2018? Su un totale di 1.000.200 euro, 523.005 spettano al comune di Primiero San Martino di Castrozza; 130.726 ai comuni di Mezzano ed Imèr; 68.214 al comune di Canal San Bovo e 61.312 ai comuni di Sovramonte e Predazzo. Distaccati, avendo minori azioni societarie, i comuni del Tesino: a Castello spettano 12.302, a Pieve 9.202, a Cinte invece 3.101.
Si sta infine definendo la modalità di sostituzione di Francesco Colaone, attuale procuratore speciale della società, amministratore unico di Acsm Teleriscaldamento spa, amministratore delegato di Primiero Energia spa, amministratore unico di Acsm Trading srl e consigliere di Bio Energia spa, partecipata da Acsm spa, che ha rassegnato le dimissioni due mesi fa (l’Adige del 7 agosto). Il dirigente terminerà il proprio incarico il 31 ottobre, passando verosimilmente a Dolomiti Energia Holding spa, società che in via diretta o tramite società controllate si occupa di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, teleriscaldamento, raccolta e gestione rifiuti, gestioni reti acquedottistiche e ciclo del gas (distribuzione e vendita), rappresentando la più grande realtà energetica trentina e una delle prime multiutility italiane: Acsm e Primiero Energia detengono rispettivamente lo 0,20% delle quote societarie.
Tra le positività, è da ricordare che nel 2017 è entrato a regime il nuovo impianto idroelettrico costruito ai piedi della diga di Val Schener per lo sfruttamento del deflusso minimo vitale e, sul piano delle offerte al cliente, ACSM Trading ha sviluppato una specifica offerta sul mercato libero destinata alle utenze domestiche locali.

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