Il sindaco di Levico Terme Sartori "bacchetta" il consigliere Filippi

«Abitualmente non rispondo agli articoli di giornale, non mi piace fare polemica né alimentare discussioni inutili; preferisco lavorare in silenzio con i miei assessori. Stavolta però farò eccezione, di fronte all’articolo pubblicato venerdì (sull’Adige, ndr) in cui il consigliere Efrem Filippi annuncia le sue dimissioni da presidente di una commissione consiliare adducendo motivazioni di fantasia o palesemente false».
Esordisce così il sindaco di Levico, Michele Sartori, prendendo posizione sulla notizia delle dimissioni di Filippi. E continua: «Filippi esordisce rimarcando il suo impegno gravoso come presidente di commissione e cita subito l’analisi del nuovo Regolamento Cimiteriale; al riguardo non faccio commenti ma porto solo alcuni dati e alcune date: alla commissione era stato dato l’incarico di analisi della bozza regolamentare (corredata da articolata relazione di un consulente esperto) nel giugno 2017; all’incarico è seguito un sollecito a procedere il 24 ottobre 2017 e un secondo sollecito il 2 maggio 2018; il presidente Filippi ha convocato per la prima volta la commissione sull’argomento il 10 maggio 2018 (!!!). I cittadini che stanno ancora aspettando il nuovo regolamento lo sappiano».
«Filippi cita poi il lavoro di commissione sul servizio di Polizia Municipale - prosegue il sindaco - per il quale afferma di aver riscontrato “...atteggiamento di chiusura e sostanziale disattenzione...” da parte della giunta, forse dimenticandosi che la commissione da lui presieduta aveva deciso (con votazione a maggioranza dei suoi membri) esattamente la soluzione che poi è stata portata e approvata in consiglio comunale».
Riguardo al bando per la gestione del nuovo bar della spiaggia libera, «la giunta non ha “stravolto” nulla - aggiunge Sartori -, ma ha invece fatto sintesi dei suggerimenti avanzati dai commissari, e inserito nel bando quelli che erano tecnicamente inseribili rispetto alla tipologia di bando scelto (che rammento, si è risolto con una numerosa partecipazione alla gara, una aggiudicazione senza ricorsi, un canone di affito per il comune remunerativo, un positivo avvio della gestione)».
Per Sartori «non si capisce infine l’affermazione “...mai mi è stata chiesta la lettura delle relazioni durante la trattazione dell’argomento in consiglio comunale...”: quando gli argomenti discussi dalla commissione erano di compentenza consiliare a tutti i presidenti è sempre stata data la parola per leggere o illustrare le diverse conclusioni. Massimo rispetto per la decisione di dimettersi: chiedo però che le motivazioni, per favore, siano quelle vere».

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