Nella notte sparisce l'incasso della festa degli alpini

di Valentina Fruet

Un’edizione della sagra del santissimo Redentore da dimenticare per l’Ana di Levico che da sempre si occupa dell’organizzazione della festa e del fornito punto ristoro che ogni anno tutti i residenti visitano almeno una volta nei tre giorni di festa dedicata al patrono.

Le celebrazioni si sono concluse domenica notte con la cattiva notizia di un grosso furto proprio nell’abitazione del cassiere del gruppo che custodiva l’incasso delle due serate di venerdì e sabato e del pranzo della domenica.

Rammaricato Walter Pohl, il capogruppo della sezione Alpini, che ha ricevuto la notizia del furto verso mezzanotte di domenica: «L’incasso era da versare lunedì mattina, come ogni anno, e si tratta dell’unica fonte di sostentamento di cui disponiamo insieme al volontariato dei nostri componenti, che solitamente ci basta per tutto l’anno. Organizziamo attività come la festa alla chiesetta di Santa Zita sull’altopiano di Vezzena in agosto, facciamo qualche intervento e naturalmente paghiamo le spese per la sede: luce, gas, acqua, riscaldamento. In primavera abbiamo anche sostenuto, senza alcun contributo, le spese per l’organizzazione degli eventi in occasione dell’adunata nazionale».

Non è stato però l’unico furto della serata: colpita anche un’altra abitazione privata nelle vie limitrofe Silva Domini e Lungo Parco, hanno rilevato i Carabinieri di Borgo Valsugana: «Stiamo svolgendo indagini e accertamenti - ha dichiarato il maggiore Alessandro Filippo - ma ancora non possiamo dire se si tratti di un singolo individuo o più persone. Quel che è certo è che il modus operandi è tipico del topo d’appartamento e abbiamo il sospetto che si tratti di gente del posto che sa bene quello che sta accadendo nei paraggi e sceglie con cura il momento più adatto per colpire quando non solo i proprietari ma i anche vicini potrebbero essere assenti». Un brutto colpo non solo per l’associazione ma anche per i proprietari delle abitazioni, il cassiere dell’Ana e il consigliere comunale Gianni Beretta, anche lui fuori casa domenica notte: «Hanno portato via veramente poco, ma la cosa peggiore è trovare la propria casa con le stanze sottosopra e il cane rinchiuso; fa paura sentirsi violati nell’ambiente domestico e non ti senti più sicuro nemmeno a casa tua, non ci sono abbastanza controlli» ha dichiarato.

Un’edizione proprio sfortunata con il grosso danno e smacco che si è aggiunto a due serate di maltempo consecutive, sabato e domenica, come non si vedevano da almeno vent’anni, ha detto Pohl: «Un incasso già sottodimensionato che oltretutto è andato perso. Lasceremo passare qualche giorno, poi dovremo pensare a come pagare la merce acquistata per la sagra e i fornitori, ma in qualche modo andremo avanti». Se si è trattato di un furto di qualche centinaio di euro nella casa del consigliere, la cifra rubata al cassiere del gruppo Ana Levico, di cui fa parte anche l’incasso, si aggira intorno ai 12.000 euro. La raccomandazione del maggiore Alessandro è quella di stare sempre all’erta e prendere gli accorgimenti necessari prima di uscire di casa, chiudendo porte e finestre per non rischiare di essere presi di mira.

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